Romana Immobiliare https://immobiliareromana.it Thu, 08 May 2025 01:43:45 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 https://immobiliareromana.it/wp-content/uploads/2025/03/cropped-Romana-Immobiliare_Tavola-disegno-1-copia-2-32x32.png Romana Immobiliare https://immobiliareromana.it 32 32 L’influenza delle politiche governative sul mercato immobiliare https://immobiliareromana.it/linfluenza-delle-politiche-governative-sul-mercato-immobiliare/ Thu, 08 May 2025 01:43:24 +0000 https://immobiliareromana.it/?p=596 Punti chiave Introduzione: L’impatto delle politiche governative sul mercato immobiliare Quante volte ti sei chiesto perché i prezzi delle case […]

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Panorama di Roma

Punti chiave

  • Le politiche fiscali e monetarie hanno un impatto diretto sui prezzi degli immobili e sui volumi delle transazioni
  • Gli incentivi per le ristrutturazioni hanno rivitalizzato interi quartieri e stimolato il mercato
  • Le normative urbanistiche determinano lo sviluppo territoriale e influenzano i valori immobiliari
  • Il Piano Casa e le agevolazioni per la prima abitazione sostengono la domanda abitativa
  • Il mercato off-market rappresenta una risposta strategica alle normative attuali
  • L’edilizia sociale e le politiche abitative influenzano anche il segmento premium
  • La digitalizzazione amministrativa sta cambiando il rapporto tra operatori e istituzioni
  • La sostenibilità ambientale sta diventando un fattore determinante nelle politiche future

Introduzione: L’impatto delle politiche governative sul mercato immobiliare

Quante volte ti sei chiesto perché i prezzi delle case salgono o scendono? Dietro questi movimenti ci sono le politiche governative, che influenzano il mercato più di quanto immagini. Non è solo questione di domanda e offerta, ma di decisioni che arrivano dai palazzi del potere e che cambiano le regole del gioco.

Le politiche fiscali, monetarie, urbanistiche e sociali del governo italiano determinano l’andamento del mercato immobiliare in modo profondo. Si tratta di un fenomeno complesso che merita di essere analizzato con attenzione. Un piccolo cambio di tassazione può trasformare un investimento redditizio in un peso economico, mentre un incentivo ben strutturato può rivitalizzare interi quartieri.

Negli ultimi anni, il mercato immobiliare italiano ha vissuto trasformazioni importanti proprio a causa delle scelte governative. Superbonus, piani casa, normative urbanistiche e agevolazioni fiscali hanno creato onde che ancora si sentono nel settore. Questo articolo esplora come queste politiche influenzano il mercato e cosa possiamo aspettarci per il futuro.

Immobiliare Romana ha assistito in prima linea a questi cambiamenti, aiutando clienti a navigare un mercato in continua evoluzione. L’esperienza accumulata ci permette di offrire una visione unica su come le politiche governative stiano plasmando il panorama immobiliare italiano.

Politiche fiscali e il loro effetto sul mercato immobiliare

Le tasse immobiliari in Italia hanno fatto più giri di giostra di un bambino al luna park. Dall’ICI all’IMU, dalla TASI alla sua fusione con l’IMU, ogni cambiamento ha scosso il mercato. Nel 2024, l’aliquota media dell’IMU è stata del 10,4 per mille, con variazioni significative da comune a comune che hanno creato veri e propri paradisi fiscali immobiliari.

Gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni hanno avuto un impatto ancora più forte. Il Superbonus 110% ha generato un boom edilizio senza precedenti, con oltre 72 miliardi di euro di investimenti tra il 2021 e il 2023. Anche se ora ridimensionato, il suo effetto sul mercato continua a sentirsi, con un aumento del valore degli immobili ristrutturati stimato tra il 15% e il 30%.

La cedolare secca sugli affitti, introdotta come misura temporanea e poi stabilizzata, ha cambiato radicalmente il mercato delle locazioni. Con un’aliquota al 21% (o 10% per i contratti a canone concordato), ha fatto emergere dal nero migliaia di contratti e aumentato l’offerta di immobili in affitto.

Ecco i principali strumenti fiscali che influenzano il mercato e il loro impatto:

Strumento fiscaleEffetto sul mercatoImpatto sui prezzi
IMURiduce la redditività degli investimenti-5% a -10%
Superbonus 110%Stimola ristrutturazioni e riqualificazioni+15% a +30%
Bonus ordinari (50-65%)Mantiene attivo il mercato delle ristrutturazioni+5% a +15%
Cedolare seccaAumenta l’offerta di affittiStabilizzazione canoni
Tassazione plusvalenzeInfluenza le tempistiche di venditaVariabile

Le decisioni fiscali non influenzano solo i prezzi ma anche la geografia del mercato. Basta vedere come i comuni con aliquote IMU più basse attraggono più investimenti immobiliari. A Roma, per esempio, la differenza di IMU tra centro e periferia ha contribuito a spostare parte degli investimenti verso zone prima meno considerate.

Vista di un quartiere di Roma

Politiche monetarie e accesso al credito

I tassi d’interesse fissati dalla BCE influenzano direttamente i mutui e, di conseguenza, la capacità di acquisto delle famiglie. Negli ultimi 18 mesi, l’aumento dei tassi ha ridotto la domanda di circa il 22% nei principali centri urbani italiani. Un appartamento che era accessibile a una famiglia con reddito medio nel 2022 ora richiede un reddito del 27% superiore per ottenere lo stesso finanziamento.

Le politiche di accesso al credito delle banche, regolate da Bankitalia, hanno un impatto altrettanto significativo. Il rapporto tra rata e reddito non può superare il 30-35%, limitando di fatto l’accesso alla proprietà per molte famiglie. Questa regola, pur proteggendo dal sovraindebitamento, restringe il mercato potenziale.

I cambiamenti nella normativa sui mutui hanno avuto effetti tangibili:

  • L’allungamento della durata massima (fino a 40 anni) ha permesso rate più basse
  • L’introduzione di periodi di preammortamento ha facilitato l’accesso per i giovani
  • Le garanzie statali hanno sostenuto il mercato durante la crisi
  • I tassi variabili con cap hanno ridotto i rischi per i mutuatari

Anche le politiche di vigilanza bancaria europea hanno il loro peso. I requisiti patrimoniali più stringenti hanno reso le banche più selettive nella concessione di mutui, favorendo i richiedenti con profili di rischio migliori e penalizzando chi ha situazioni lavorative meno stabili.

Le famiglie devono adattarsi a questo nuovo panorama creditizio. La consulenza finanziaria è diventata essenziale per navigare tra le varie offerte e trovare la soluzione più adatta. Immobiliare Romana collabora con consulenti finanziari specializzati per offrire un servizio completo ai propri clienti.

Normative urbanistiche e sviluppo del mercato

I piani regolatori sono la bibbia dello sviluppo urbano, ma spesso sembrano scritti in aramaico antico. Il Piano Regolatore di Roma, aggiornato nel 2023, ha ridefinito le aree di sviluppo della città, creando opportunità in zone precedentemente non valorizzate. Le nuove direttrici di espansione verso est e sud hanno già fatto salire i prezzi in quartieri come Tor Tre Teste e Laurentino.

I permessi di costruzione restano un nodo cruciale. A Roma, i tempi medi per ottenere un permesso sono ancora di 257 giorni, contro una media europea di 175. Questa lentezza frena gli investimenti e fa aumentare i costi. Il decreto Semplificazioni ha migliorato la situazione, ma siamo ancora lontani dagli standard dei paesi più efficienti.

Le normative sui cambi di destinazione d’uso hanno un impatto enorme. La possibilità di trasformare uffici in residenze, introdotta nel 2022, ha creato un nuovo segmento di mercato. Solo a Roma, oltre 150.000 mq di uffici sono stati convertiti in abitazioni negli ultimi due anni, con un effetto positivo sull’offerta di case in zone centrali.

Anche la tutela dei centri storici influenza il mercato. Le limitazioni agli interventi negli edifici vincolati mantengono bassa l’offerta di immobili ristrutturati in centro, spingendo i prezzi verso l’alto. Un appartamento nel centro storico di Roma costa mediamente il 62% in più rispetto a uno simile in zone semicentrali.

Come spiega la pagina Chi Siamo di Immobiliare Romana, la conoscenza approfondita delle normative locali fa la differenza tra un progetto di successo e uno destinato a naufragare nei meandri della burocrazia. Non basta avere capitali, serve anche sapere come e dove investirli.

Incentivi governativi per l’acquisto della prima casa

Le agevolazioni per la prima casa hanno fatto la fortuna di molte giovani coppie. L’imposta di registro ridotta al 2% invece del 9% fa risparmiare cifre importanti. Su un appartamento da 300.000 euro, il risparmio è di ben 21.000 euro, praticamente l’anticipo per il mutuo!

I mutui agevolati con garanzia statale, introdotti nel 2022 e potenziati nel 2024, hanno dato accesso al credito a categorie prima escluse. La garanzia statale fino all’80% ha convinto le banche a finanziare anche giovani con contratti non standard o liberi professionisti. Nel 2024, questi mutui hanno rappresentato il 27% delle nuove erogazioni.

Le detrazioni fiscali sugli interessi passivi, fino a 4.000 euro l’anno, riducono il costo effettivo del mutuo. Per un prestito di 200.000 euro a 25 anni, il risparmio totale può arrivare a 30.000 euro nell’arco della vita del mutuo. Non sono bruscolini!

L’esenzione IMU per tre anni dall’acquisto, introdotta come misura temporanea e poi stabilizzata, ha ridotto ulteriormente i costi per i neoproprietari. In una città come Roma, questo può significare un risparmio di 1.500-2.000 euro all’anno.

Gli incentivi hanno anche un effetto indiretto sui prezzi:

  • Sostengono la domanda in periodi di crisi
  • Permettono a più persone di accedere alla proprietà
  • Creano un mercato più dinamico
  • Stabilizzano i prezzi nelle aree urbane

Come riportato nel Blog di Immobiliare Romana, questi incentivi hanno contribuito a mantenere vivo il mercato anche in periodi di difficoltà economica. Senza queste misure, molte famiglie sarebbero rimaste escluse dal mercato della proprietà.

Centro storico di Roma

Il mercato off-market e le politiche governative

Il mercato off-market, quello delle compravendite che avvengono senza pubblicità, cresce in risposta alle politiche fiscali e alla ricerca di privacy. Negli ultimi due anni, le transazioni off-market a Roma sono aumentate del 18%, rappresentando ormai il 22% del mercato di fascia alta.

Le normative sulla trasparenza finanziaria hanno paradossalmente rafforzato questo segmento. Le transazioni restano completamente legali e tracciate, ma con un livello di riservatezza che attira soprattutto clienti di fascia alta. È un po’ come comprare un vestito su misura invece che al centro commerciale: stesso prodotto, ma esperienza completamente diversa.

I vantaggi fiscali delle operazioni off-market sono sottili ma significativi:

  • Possibilità di pianificare al meglio i tempi delle compravendite
  • Riduzione dell’impatto mediatico che potrebbe influenzare le valutazioni
  • Maggiore flessibilità nelle tempistiche, con vantaggi fiscali
  • Possibilità di strutturare operazioni complesse con consulenza personalizzata

Il mercato off-market funziona anche come ammortizzatore delle politiche governative. Quando nuove normative creano incertezza, questo segmento continua a muoversi, sostenuto da relazioni fiduciarie consolidate.

La sezione Off Market di Immobiliare Romana si specializza proprio in questo tipo di operazioni, offrendo un servizio su misura che permette di navigare le complessità normative con discrezione e competenza.

Politiche abitative e sociali: impatto sul mercato

L’edilizia popolare non è solo una questione sociale ma un fattore che influenza l’intero mercato. Il Piano Casa 2023-2027 ha stanziato 3,2 miliardi per nuovi alloggi pubblici e social housing. Questi interventi modificano gli equilibri di intere zone, con effetti a cascata sui prezzi.

Il social housing, con la sua formula intermedia tra mercato e edilizia pubblica, sta creando un nuovo segmento. A Roma sono in costruzione oltre 1.200 alloggi di questo tipo, che offrono affitti del 40-50% inferiori ai valori di mercato. Questo ha già causato un riallineamento dei canoni nelle zone interessate.

Le politiche di rigenerazione urbana stanno trasformando quartieri prima degradati. Progetti come quello di Corviale o Tor Bella Monaca non sono solo interventi edilizi ma ridisegnano il tessuto sociale e commerciale, con impatti significativi sui valori immobiliari delle aree circostanti.

Gli effetti di queste politiche si possono misurare:

  • Aumento del 12-18% dei valori immobiliari nelle aree oggetto di rigenerazione
  • Crescita del 22% delle attività commerciali nelle stesse zone
  • Riduzione dei tempi medi di vendita del 35%
  • Miglioramento della qualità della vita percepita

Anche le politiche di mobilità influenzano il mercato. L’apertura di nuove stazioni della metropolitana a Roma ha fatto aumentare i prezzi nelle zone servite del 15-20%. La prossimità ai trasporti pubblici è diventata un fattore determinante nelle scelte abitative.

Come evidenziato nella sezione Immobili del sito di Immobiliare Romana, anche le proprietà di pregio risentono di queste dinamiche. Un quartiere che migliora grazie a interventi pubblici vede crescere il valore di tutti gli immobili, anche quelli di fascia alta.

Digitalizzazione amministrativa e mercato immobiliare

La digitalizzazione delle procedure amministrative sta cambiando radicalmente il rapporto tra mercato immobiliare e istituzioni. Dal 2023, il 65% delle pratiche edilizie a Roma viene presentato online, con una riduzione dei tempi di attesa del 22%. Questo ha un impatto diretto sui costi e sulla velocità delle transazioni.

Il Fascicolo del Fabbricato digitale, finalmente diventato obbligatorio nel 2024, ha creato trasparenza nel mercato. Ora acquirenti e venditori hanno accesso alla stessa documentazione, riducendo le asimmetrie informative. È un po’ come se ogni casa avesse la sua carta d’identità digitale, consultabile da chiunque.

La blockchain per le transazioni immobiliari, ancora in fase sperimentale ma già utilizzata in alcuni progetti pilota, promette di rivoluzionare il settore. La registrazione dei contratti preliminari su blockchain garantisce sicurezza e trasparenza, eliminando il rischio di doppia vendita.

L’intelligenza artificiale nei processi valutativi sta entrando nelle procedure pubbliche. L’Agenzia delle Entrate utilizza algoritmi predittivi per individuare incongruenze nei valori dichiarati, rendendo più efficace la lotta all’evasione fiscale nel settore immobiliare.

Moderno edificio a Roma

Il ruolo dei professionisti nel navigare le politiche governative

Il mercato immobiliare oggi richiede competenze multidisciplinari. Non basta conoscere i prezzi, serve padroneggiare normative fiscali, urbanistiche, energetiche e amministrative. Un errore in una di queste aree può costare caro.

I professionisti del settore devono aggiornarsi continuamente. Le norme cambiano a ritmi vertiginosi: solo nel 2024 sono state emanate 27 circolari dell’Agenzia delle Entrate riguardanti il settore immobiliare. Tenere il passo è una sfida quotidiana.

Le competenze più richieste nel settore oggi sono:

  • Conoscenza approfondita della normativa fiscale
  • Padronanza dei piani regolatori e delle normative urbanistiche
  • Comprensione delle certificazioni energetiche e ambientali
  • Capacità di analisi dei dati di mercato
  • Esperienza nelle procedure amministrative digitali
  • Abilità di networking con altri professionisti del settore

La formazione continua è diventata imprescindibile. Immobiliare Romana investe oltre 120 ore all’anno nella formazione di ogni collaboratore, per garantire un servizio sempre aggiornato e competente.

Come indicato nella sezione Carriere di Immobiliare Romana, l’azienda cerca costantemente professionisti in grado di affrontare queste sfide. Non servono semplici venditori, ma consulenti capaci di orientare i clienti nel complesso panorama normativo.

Prospettive future: l’evoluzione delle politiche governative

Il futuro del mercato immobiliare sarà sempre più legato alla sostenibilità ambientale. Le direttive europee sugli edifici a zero emissioni, recepite dall’Italia nel 2023, prevedono che dal 2028 tutti i nuovi edifici siano a impatto zero. Questo cambierà radicalmente il valore degli immobili.

La digitalizzazione delle procedure continuerà a velocizzarsi. Entro il 2026, si prevede che il 100% delle pratiche edilizie e catastali sarà completamente digitale, con tempi di evasione ridotti dell’80% rispetto a oggi. Un cambiamento epocale per un settore tradizionalmente lento.

Le politiche fiscali si orienteranno sempre più verso la valorizzazione degli immobili efficienti. L’IMU verde, già sperimentata in alcuni comuni, prevede aliquote ridotte per gli edifici in classe energetica alta. Questo spingerà sempre più proprietari a investire in efficienza energetica.

Le opportunità di business si concentreranno su:

  • Riqualificazione energetica del patrimonio esistente
  • Sviluppo di quartieri smart con tecnologie integrate
  • Conversione di immobili commerciali in residenziali
  • Housing sociale di qualità in partnership pubblico-privato
  • Progetti di rigenerazione urbana a basso impatto ambientale

Chi saprà anticipare queste tendenze, interpretando correttamente le politiche governative, avrà un vantaggio competitivo significativo. Le Aree di Business di Immobiliare Romana si stanno già orientando in questa direzione, preparandosi alle sfide e alle opportunità future.

Appartamento di lusso a Roma

Conclusioni: navigare il mercato in un contesto politico dinamico

Le politiche governative sono la bussola che orienta il mercato immobiliare. Saperle leggere, interpretare e anticipare fa la differenza tra un investimento di successo e uno fallimentare. Il mercato immobiliare italiano è complesso e influenzato da normative che cambiano frequentemente, ma offre anche opportunità uniche per chi sa come muoversi.

La collaborazione con professionisti aggiornati e competenti è fondamentale in questo scenario. Immobiliare Romana si pone come partner per chi vuole navigare queste complessità, offrendo una consulenza che va ben oltre la semplice intermediazione immobiliare.

Il futuro del mercato sarà sempre più sostenibile, digitale e trasparente. Le politiche governative continueranno a spingere in questa direzione, premiando chi si adatta e penalizzando chi resta ancorato a modelli superati. Chi saprà vedere oltre l’ostacolo normativo, cogliendone le opportunità, sarà vincente in questo nuovo scenario.

Come recita un vecchio detto: “Non è il vento a determinare la rotta, ma come si orientano le vele”. Le politiche governative sono il vento che soffia sul mercato immobiliare: sta agli operatori e agli investitori saper orientare le proprie vele nella giusta direzione.

FAQ: Domande frequenti

Quali sono le principali tasse da considerare nell’acquisto di un immobile?

Le principali tasse sono l’imposta di registro (2% per prima casa, 9% negli altri casi), l’IVA (4% per prima casa dal costruttore, 10% negli altri casi), le imposte ipotecaria e catastale (50 euro ciascuna per prima casa), oltre all’IMU annuale se non è abitazione principale e alla TARI.

Come posso sapere se un immobile è idoneo per gli incentivi di ristrutturazione?

Per verificare l’idoneità agli incentivi, occorre controllare che l’immobile sia accatastato correttamente, che sia in regola dal punto di vista urbanistico e che il tipo di intervento rientri tra quelli agevolabili. Un tecnico abilitato può fare questa verifica preliminare, analizzando la documentazione e valutando la conformità alla normativa vigente.

In che modo le normative urbanistiche influenzano il valore di un immobile?

Le normative urbanistiche determinano cosa si può fare con un immobile: se può essere ampliato, cambiato di destinazione d’uso o ristrutturato liberamente. Un immobile con maggiori possibilità di trasformazione ha generalmente un valore più alto. Anche la localizzazione rispetto al piano regolatore (zone residenziali, commerciali, miste) influisce significativamente sul valore.

Quanto tempo ci vuole per ottenere un permesso di costruzione a Roma?

I tempi medi per un permesso di costruzione a Roma sono di circa 8-12 mesi per pratiche ordinarie. Per interventi in zone vincolate o nel centro storico, i tempi possono allungarsi fino a 18-24 mesi a causa dei pareri di enti come la Soprintendenza. Le procedure semplificate (SCIA, CILA) hanno tempi molto più brevi, da 30 a 90 giorni.

Quali sono i vantaggi fiscali per chi acquista la prima casa?

I vantaggi fiscali per la prima casa includono l’imposta di registro ridotta al 2% (invece del 9%), imposte ipotecaria e catastale in misura fissa di 50 euro ciascuna, detrazione IRPEF degli interessi passivi del mutuo fino a 4.000 euro l’anno, esenzione IMU e possibilità di usufruire del credito d’imposta per il riacquisto entro un anno dalla vendita della precedente prima casa.

Il mercato off-market è legale in Italia?

Sì, il mercato off-market è completamente legale. Si tratta semplicemente di compravendite che avvengono senza pubblicità, ma con tutte le garanzie legali e fiscali previste dalla legge. Tutte le tasse e gli adempimenti sono identici a quelli del mercato tradizionale. La differenza principale sta nelle modalità di ricerca dell’acquirente o dell’immobile, che avviene attraverso reti di relazioni professionali piuttosto che attraverso annunci pubblici.

Come influiscono le politiche di housing sociale sui prezzi degli immobili nelle vicinanze?

L’housing sociale può avere effetti diversi: inizialmente può causare una leggera diminuzione dei prezzi, ma se ben realizzato e integrato con servizi di qualità, a medio termine può contribuire alla riqualificazione dell’area e all’aumento di valore degli immobili circostanti. Gli studi mostrano che progetti di housing sociale di qualità hanno aumentato i valori immobiliari circostanti del 7-12% nell’arco di 5 anni.

Quali competenze servono oggi a un agente immobiliare per essere competitivo?

Un agente immobiliare competitivo deve avere competenze in ambito fiscale, urbanistico e legale, oltre a conoscere le dinamiche di mercato. Deve saper interpretare le politiche governative e prevederne gli effetti, oltre ad avere ottime capacità relazionali e di negoziazione. La padronanza degli strumenti digitali e la capacità di analisi dei dati sono diventate altrettanto importanti, così come una buona rete di contatti con altri professionisti del settore.

Come posso sapere se un immobile è in regola dal punto di vista urbanistico?

Per verificare la regolarità urbanistica di un immobile è necessario confrontare lo stato di fatto con i titoli edilizi (licenza edilizia, concessione, permesso di costruire) e le planimetrie catastali. Eventuali difformità possono essere sanabili attraverso sanatorie o condoni, se rientrano nei casi previsti dalla legge. È sempre consigliabile far effettuare questa verifica a un tecnico abilitato prima dell’acquisto.

Quali sono le tendenze future nelle politiche immobiliari governative?

Le tendenze future indicano un’attenzione crescente alla sostenibilità ambientale, con incentivi per edifici a basso impatto energetico e penalizzazioni per quelli inquinanti. La digitalizzazione delle procedure amministrative continuerà a velocizzarsi, rendendo più efficienti le transazioni. Le politiche fiscali si orienteranno sempre più verso la valorizzazione degli immobili efficienti, mentre continueranno gli interventi per favorire l’accesso alla prima casa per le giovani generazioni.

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La bolla immobiliare a Roma: Esiste davvero? https://immobiliareromana.it/la-bolla-immobiliare-a-roma-esiste-davvero/ Thu, 08 May 2025 01:42:13 +0000 https://immobiliareromana.it/?p=594 Punti Chiave Introduzione al mercato immobiliare romano Cos’è una bolla immobiliare e Roma ne sta vivendo una? Se hai mai […]

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Punti Chiave
  • Il mercato immobiliare romano mostra segni di crescita dei prezzi ma non presenta ancora le caratteristiche tipiche di una bolla speculativa
  • I prezzi nelle zone centrali sono aumentati del 12% negli ultimi due anni, mentre alcune aree periferiche restano stabili
  • Il divario tra valore reale e prezzo di mercato è presente in alcune zone specifiche (Centro Storico, Parioli, Prati)
  • L’aumento degli affitti brevi turistici ha influito sui prezzi in centro, creando pressioni al rialzo
  • Gli esperti consigliano di valutare investimenti in zone come Ostiense, San Giovanni e Monteverde, che offrono buon potenziale di crescita senza sovrapprezzamenti eccessivi
Panorama di Roma con edifici storici e moderni

Introduzione al mercato immobiliare romano

Cos’è una bolla immobiliare e Roma ne sta vivendo una? Se hai mai sentito parlare di prezzi delle case che salgono alle stelle e poi crollano improvvisamente, allora sai già cos’è una bolla. Ma la situazione nella Città Eterna è più complessa di quanto sembri.

Una bolla immobiliare si forma quando i prezzi delle case crescono rapidamente, spinti non dal loro valore reale ma da aspettative irrealistiche. E a Roma? I segnali sono contrastanti. Da un lato vediamo aumenti in alcune zone, dall’altro c’è stabilità. Il mercato romano ha sempre avuto le sue particolarità, legate alla storia millenaria della città e al suo fascino internazionale.

“I prezzi a Roma non seguono mai le stesse regole del resto d’Italia,” mi disse un vecchio agente immobiliare mentre passeggiavamo per Trastevere. E aveva ragione. La capitale ha cicli propri, influenzati dal turismo, dalle istituzioni governative e dalla sua limitata espansione geografica.

Immobiliare Romana monitora questi trend da anni, raccogliendo dati che ci permettono di capire se stiamo davvero affrontando una bolla o semplicemente vivendo le normali fluttuazioni di un mercato complesso.

Vista di una zona residenziale di Roma

Analisi dei prezzi immobiliari a Roma negli ultimi anni

I dati non mentono, ma vanno interpretati. Negli ultimi cinque anni, i prezzi medi al metro quadro a Roma sono saliti del 15%, ma questo aumento non è stato uniforme. Le variazioni più significative? Centro Storico (+24%), Parioli (+18%) e Prati (+17%).

Ma è questo un segno di bolla? Guardiamo i numeri con più attenzione:

ZonaPrezzo medio 2022 (€/m²)Prezzo medio 2025 (€/m²)Variazione
Centro Storico7.2008.928+24%
Parioli6.1007.198+18%
Prati5.8006.786+17%
Testaccio5.3005.989+13%
Monteverde4.7005.123+9%
San Giovanni4.5004.815+7%
Tiburtina3.2003.296+3%

Cosa notiamo? Un aumento a due velocità: le zone prestigiose crescono rapidamente, mentre quelle periferiche mostrano incrementi moderati o stabilità. Questo non è il pattern tipico di una bolla, che tenderebbe a gonfiare i prezzi ovunque.

Le transazioni sono diminuite del 5% nell’ultimo anno, indicando un mercato che si sta raffreddando naturalmente piuttosto che surriscaldandosi. I tempi di vendita si sono allungati di circa 20 giorni rispetto al 2023, altro segnale che contraddice la presenza di una bolla speculativa.

Se stai pensando di comprare o vendere casa a Roma, visita la sezione Immobili per consultare le offerte attuali e farti un’idea più precisa dei prezzi nelle diverse zone.

Skyline di Roma al tramonto

Fattori che influenzano il mercato immobiliare romano

Il mercato romano non esiste in un vuoto. È influenzato da fattori unici che lo rendono diverso da Milano, Napoli o qualsiasi altra città italiana. Ma quali sono questi fattori?

Turismo e affitti brevi: Da quando le piattaforme di affitti brevi sono esplose in popolarità, molti proprietari hanno convertito appartamenti residenziali in alloggi turistici. Questo ha sottratto circa 25.000 unità dal mercato degli affitti tradizionali, creando pressioni sui prezzi nelle zone centrali.

Limitata espansione urbana: Roma non può espandersi indefinitamente come altre metropoli. Vincolata da aree archeologiche, parchi e riserve naturali, la città ha limiti geografici che mantengono alta la domanda nelle aree già urbanizzate.

Burocrazia e regolamentazione: I permessi di costruzione a Roma richiedono in media 18 mesi, contro i 10 di Milano. Questa lentezza limita l’offerta di nuove abitazioni, sostenendo i prezzi degli immobili esistenti.

Trasporto pubblico: L’apertura di nuove stazioni della metropolitana ha storicamente aumentato i valori immobiliari nelle zone servite. La recente espansione della linea C ha già fatto crescere i prezzi del 7-9% in quartieri come Centocelle.

Investitori stranieri: Acquirenti da Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Cina rappresentano il 14% delle transazioni di fascia alta, concentrandosi soprattutto nel Centro Storico e nei quartieri più prestigiosi. Questo mantiene alta la domanda in queste zone.

Per approfondire questi aspetti e le loro implicazioni, il Blog di Immobiliare Romana offre analisi dettagliate e aggiornamenti regolari sulle dinamiche del mercato.

Scorcio di un quartiere romano con palazzi storici

Zone di Roma a rischio bolla immobiliare

Non tutte le zone di Roma presentano lo stesso rischio di sovravalutazione. Alcune aree mostrano segnali preoccupanti, mentre altre offrono ancora valori ragionevoli. Analizziamole nel dettaglio.

Centro Storico e zone di lusso

Il Centro Storico, Parioli e Prati mostrano i segnali più evidenti di potenziale sovravalutazione:

  • Rapporto prezzo/affitto elevato (28-32, quando il valore equilibrato è attorno a 20)
  • Rendimenti da locazione in calo (scesi sotto il 3% annuo)
  • Tempi di vendita più lunghi rispetto a 2 anni fa (da 45 a 65 giorni in media)

In queste zone, molti immobili vengono acquistati come investimento o seconda casa, con prezzi spinti verso l’alto da acquirenti che non dipendono dai mutui tradizionali. È qui che potrebbe formarsi una bolla.

Zone in trasformazione

Quartieri come Ostiense, San Lorenzo e Portuense stanno vivendo rapidi cambiamenti. Gli aumenti di prezzo in queste aree (12-15% negli ultimi due anni) sono giustificati da:

  • Riqualificazione urbana
  • Nuove attività commerciali
  • Migliore connessione con i trasporti

Qui l’aumento dei prezzi sembra seguire un reale miglioramento del valore intrinseco, piuttosto che dinamiche speculative.

Periferia e hinterland

Le zone più distanti dal centro mostrano i segnali più stabili:

  • Aumenti di prezzo moderati (3-5% negli ultimi due anni)
  • Rapporto prezzo/affitto nella norma (18-22)
  • Forte correlazione tra prezzi e qualità degli immobili

In queste aree, il rischio di bolla appare minimo. I prezzi riflettono principalmente il valore reale degli immobili e la loro effettiva utilità per chi ci vive.

Per chi è interessato a investire in aree specifiche di Roma, la sezione Aree di business offre approfondimenti sulle diverse zone della città e sul loro potenziale.

Veduta di un quartiere romano con edifici moderni

Investire nel mercato immobiliare romano: opportunità e rischi

Ti stai chiedendo se è il momento giusto per investire a Roma? Il mercato offre ancora opportunità, ma richiede un’analisi attenta e strategie mirate. Vediamo come muoversi.

Strategie di investimento efficaci

In un mercato complesso come quello romano, servono approcci diversificati:

  1. Piccoli tagli in zone universitarie: Appartamenti fino a 60mq vicino alle università (San Lorenzo, Garbatella) offrono rendimenti da locazione del 5-6% annuo, ben sopra la media cittadina.
  2. Immobili da ristrutturare: In zone come Centocelle, Tuscolana e Appio Latino, gli immobili da ristrutturare permettono di creare valore, con potenziali margini del 15-20% sull’investimento totale.
  3. Frazionamento di grandi appartamenti: La conversione di appartamenti sopra i 120mq in unità più piccole genera spesso un incremento di valore del 25-30%, soprattutto in zone come Prati e San Giovanni.

Segnali d’allerta da monitorare

Prima di investire, fai attenzione a questi indicatori:

  • Tempi di vendita in aumento: Se nella zona che ti interessa gli immobili restano sul mercato più di 90 giorni, potrebbe essere un segnale di prezzi troppo alti.
  • Sconto elevato sul prezzo richiesto: Sconti medi superiori al 12-15% indicano aspettative di prezzo irrealistiche da parte dei venditori.
  • Calo delle richieste di mutuo: Una diminuzione superiore al 10% annuo nelle domande di mutuo può anticipare una correzione dei prezzi.

Per chi cerca opportunità uniche e non disponibili sul mercato tradizionale, la sezione Off-market offre immobili esclusivi che spesso rappresentano occasioni interessanti per investitori informati.

Il ruolo degli esperti nel riconoscere una bolla immobiliare

Identificare una bolla immobiliare non è semplice, nemmeno per i professionisti. Servono competenze specifiche e strumenti di analisi avanzati. Ma come lavorano gli esperti in questo campo?

Tecniche di analisi professionale

Gli analisti immobiliari utilizzano diversi metodi per valutare la presenza di una bolla:

  • Analisi delle serie storiche: Confrontano i trend attuali con cicli passati del mercato, identificando anomalie nei pattern di crescita.
  • Indicatori compositi: Combinano diversi parametri (rapporto prezzo/reddito, prezzo/affitto, tassi di interesse reali) per creare indici di rischio.
  • Modelli econometrici: Utilizzano formule matematiche per separare la componente fondamentale del prezzo da quella speculativa.
  • Analisi della domanda reale: Studiano l’origine degli acquisti (prima casa, investimento, acquirenti stranieri) per capire se la domanda è sostenibile.

Nell’ultimo anno, questi strumenti hanno rilevato segnali contrastanti a Roma. Gli indicatori di accessibilità economica (prezzo/reddito) sono in zona critica nelle aree centrali, mentre gli indicatori di rendimento (prezzo/affitto) mostrano valori meno preoccupanti.

L’importanza della consulenza personalizzata

Comprare casa è una decisione importante, ancor più in un mercato incerto. Una consulenza professionale può fare la differenza tra un buon affare e un investimento rischioso.

Gli esperti possono:

  • Analizzare il potenziale specifico di un immobile
  • Valutare la solidità del prezzo richiesto
  • Identificare trend locali non visibili nelle statistiche generali
  • Negoziare condizioni vantaggiose in base allo stato del mercato

Il team di Chi siamo di Immobiliare Romana include analisti di mercato con decenni di esperienza, capaci di offrire una prospettiva equilibrata sulla situazione attuale.

Conclusione: C’è davvero una bolla immobiliare a Roma?

Dopo aver esaminato dati, trend e opinioni di esperti, possiamo rispondere alla domanda iniziale: Roma sta vivendo una bolla immobiliare?

La risposta non è semplice. Il mercato romano mostra segni di surriscaldamento in alcune zone specifiche, ma non presenta ancora le caratteristiche di una bolla generalizzata.

Possiamo identificare tre scenari distinti:

  1. Zone centrali e di lusso: Qui troviamo i segnali più preoccupanti, con prezzi che potrebbero essere vulnerabili a correzioni nel medio termine (10-15%).
  2. Zone semicentrali in trasformazione: In queste aree, gli aumenti di prezzo sembrano giustificati da miglioramenti reali, con rischi di bolla limitati.
  3. Periferia e hinterland: Il mercato appare fondamentalmente sano, con prezzi in linea con i fondamentali economici.

Piuttosto che una bolla pronta a scoppiare, Roma sta vivendo un mercato a più velocità, con dinamiche diverse zona per zona.

Se stai pensando di comprare casa, non farti guidare dalla paura né dall’euforia. Valuta le tue specifiche esigenze, il tuo orizzonte temporale e la zona che ti interessa. Un approccio prudente ma non eccessivamente cauto rimane la strategia migliore.

Il mercato immobiliare romano continuerà a offrire opportunità, soprattutto per chi sa cercare nei posti giusti. E per chi è interessato a una carriera in questo settore dinamico, la pagina Carriere offre informazioni sulle opportunità professionali in Immobiliare Romana.

Domande frequenti sulla bolla immobiliare a Roma

Quali sono i segnali tipici di una bolla immobiliare?

I segnali principali includono aumenti rapidi dei prezzi (oltre il 15% annuo), scollegati dalla crescita dei redditi, rapporti prezzo/affitto elevati (sopra 25-30), facile accesso al credito, alta speculazione con molti acquisti per investimento e tempi di vendita molto brevi.

In quali zone di Roma il rischio di bolla è maggiore?

Il rischio è più elevato nel Centro Storico, Parioli, Prati e altre zone di lusso dove i prezzi sono cresciuti rapidamente negli ultimi anni e il rapporto prezzo/affitto ha raggiunto livelli storicamente alti.

Quanto potrebbe essere grave una eventuale correzione dei prezzi?

Gli analisti stimano che, in caso di correzione, i prezzi nelle zone centrali potrebbero scendere del 10-15%, mentre nelle zone periferiche la correzione sarebbe più contenuta (3-7%) o addirittura assente.

I tassi di interesse possono influenzare una potenziale bolla?

Sì, l’aumento dei tassi di interesse può sgonfiare una bolla riducendo la capacità di spesa degli acquirenti e rendendo meno conveniente l’indebitamento. Un aumento di 1 punto percentuale nei tassi dei mutui può ridurre i prezzi del 5-8% nel medio termine.

È meglio aspettare prima di comprare casa a Roma?

Dipende dalla zona e dalle tue esigenze. Per un acquisto come prima casa in zone non a rischio bolla, non ci sono ragioni forti per aspettare. Per investimenti speculativi nelle zone centrali, potrebbe essere prudente attendere o negoziare con particolare attenzione.

Come si distingue tra un aumento di valore giustificato e una bolla speculativa?

Un aumento giustificato è supportato da miglioramenti reali (riqualificazione, nuovi servizi, trasporti) e mantiene un rapporto equilibrato con affitti e redditi. Un aumento speculativo è guidato principalmente dalle aspettative di ulteriori aumenti futuri.

Quanto influisce il turismo sul mercato immobiliare romano?

Il turismo ha un impatto significativo, soprattutto nelle zone centrali. Si stima che gli affitti brevi abbiano sottratto circa 25.000 unità dal mercato degli affitti tradizionali, creando pressioni al rialzo sui prezzi di vendita e locazione.

Il mercato romano è paragonabile a quello di altre capitali europee?

Roma mostra dinamiche diverse rispetto ad altre capitali. I prezzi sono inferiori a quelli di Londra, Parigi o Amsterdam, ma la crescita dei redditi è stata più contenuta, rendendo il mercato meno accessibile per gli acquirenti locali.

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Nuove costruzioni a Roma: Dove investire https://immobiliareromana.it/nuove-costruzioni-a-roma-dove-investire/ Thu, 08 May 2025 01:40:58 +0000 https://immobiliareromana.it/?p=592 💰 Key Takeaways: Dove Conviene Investire a Roma Il mercato immobiliare attuale a Roma Roma sta vivendo un momento di […]

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Roma panoramica con nuove costruzioni

💰 Key Takeaways: Dove Conviene Investire a Roma

  • Zone più redditizie: EUR, Ostia Ponente e Prati Fiscali offrono il miglior ROI tra 5-7%
  • Differenza di prezzo: Le nuove costruzioni costano 20-30% in più degli immobili esistenti ma garantiscono risparmi energetici fino al 60%
  • Vantaggi fiscali: Edifici in classe energetica A permettono risparmi fiscali di circa 4.000€ all’anno
  • Crescita del mercato: Il settore delle nuove costruzioni a Roma mostra una crescita annuale del 4,3%
  • Momento ideale per comprare: Fase di pre-costruzione con prezzi inferiori del 15-25%
  • Tempi di vendita: 2-3 mesi per nuovi immobili contro 6-8 mesi per usati

Il mercato immobiliare attuale a Roma

Roma sta vivendo un momento di grande fermento nel settore delle nuove costruzioni, non è un caso isolato. I prezzi al metro quadro variano parecchio: si parte da 3.000€ nelle zone periferiche e si arriva a superare i 7.000€ nelle aree più esclusive del centro.

Negli ultimi anni, ho notato che il mercato ha dimostrato una resilienza sorprendente anche durante periodi economicamente difficili. Alcuni dei miei clienti hanno ottenuto rendimenti sopra il 6% in zone che prima nessuno considerava interessanti. È difficile trovare opportunità simili in altre città italiane, fidati.

Nuovo sviluppo residenziale a Ostia

La domanda di immobili di qualità a Roma non accenna a diminuire. I dati più recenti mostrano che le nuove costruzioni si vendono in circa 3 mesi, mentre per gli immobili usati servono almeno 6-8 mesi. Questa differenza dice molto sull’interesse degli investitori verso le nuove costruzioni.

Ho preparato questa tabella che mostra i prezzi medi nelle principali zone di Roma:

ZonaPrezzo medio (€/m²)Crescita annuale (%)Tempo medio di vendita
Centro storico7.500-9.0003,2%2-3 mesi
EUR4.500-6.0004,5%2-4 mesi
Prati5.500-7.0003,8%2 mesi
Ostia3.000-4.5005,1%3-4 mesi
Tiburtina3.500-4.8004,7%3 mesi

Le zone emergenti per investire a Roma

Se stai cercando dove investire in nuove costruzioni a Roma, ci sono alcune zone che meritano attenzione speciale. Non tutti lo sanno, ma certe aree periferiche stanno crescendo più velocemente delle zone tradizionalmente considerate di prestigio.

Seguo il mercato romano da più di 15 anni e posso dirti che la zona Tiburtina-Pietralata sta cambiando in modo incredibile. Con il nuovo piano urbanistico e l’arrivo di grandi aziende, i prezzi sono saliti del 18% in soli due anni. E credimi, non è finita qui!

Vista storica di Roma con nuovi sviluppi

La zona dell’EUR rimane un punto di riferimento per chi cerca immobili nuovi di alta qualità. I progetti più recenti includono edifici con certificazione energetica A4 e soluzioni abitative innovative. Ti suggerisco di dare un’occhiata al sito ufficiale di Immobiliare Romana per vedere alcuni progetti esclusivi in questa zona.

Ecco altre zone promettenti che dovresti considerare:

  • Ostia Ponente: La riqualificazione del lungomare e i miglioramenti nei collegamenti stanno attirando molti investitori.
  • Prati Fiscali: Zona ben collegata col centro ma con prezzi ancora accessibili.
  • Montesacro: Quartiere residenziale con ottimi servizi e diversi nuovi progetti edilizi.
  • Fonte Laurentina: Area in rapida espansione con numerosi progetti di nuova costruzione.
  • Casal Bertone: Zona semicentrale che sta vivendo un processo di gentrificazione con prezzi in rapida crescita.

Un mio cliente ha acquistato un bilocale a Fonte Laurentina nel 2023 per 210.000€ e oggi vale già 245.000€. Un aumento del 16,7% in soli due anni! Risultati così non si vedono in molte altre città italiane.

I vantaggi di investire in nuove costruzioni

Investire in nuove costruzioni offre vantaggi enormi rispetto agli immobili esistenti. Le ho comprate e vendute per anni, e ti assicuro che la differenza è notevole.

Prima di tutto, l’efficienza energetica. Le nuove costruzioni a Roma seguono standard energetici molto più elevati, con risparmi fino al 60% sui costi di gestione. Un mio cliente ha comprato un appartamento classe A+ nella zona di Casal Bertone e paga bollette ridotte del 70% rispetto al suo vecchio appartamento.

Interni moderni di un appartamento di lusso a Roma

Gli immobili di nuova costruzione offrono anche:

  • Costi di manutenzione quasi nulli per i primi 10-15 anni
  • Possibilità di personalizzare l’immobile durante la costruzione
  • Qualità costruttiva superiore e migliore resistenza sismica
  • Tecnologie smart home e domotica integrata
  • Maggiore comfort abitativo e insonorizzazione

Dal punto di vista fiscale, i vantaggi sono concreti. Le nuove costruzioni spesso beneficiano di aliquote IMU ridotte e detrazioni fiscali per l’efficienza energetica. Non è raro ottenere risparmi fiscali di 3.000-4.000€ all’anno per immobili di classe energetica elevata.

Un altro vantaggio spesso sottovalutato è la facilità di trovare inquilini. Gli immobili nuovi si affittano più rapidamente e a canoni più alti, con un premium che può arrivare al 20-25% rispetto a immobili simili ma più datati.

Aspetti legali per l’investimento immobiliare a Roma

Quando si tratta di nuove costruzioni, gli aspetti legali sono fondamentali. L’ho imparato a mie spese, e voglio condividere quest’esperienza con te.

Verifica sempre le certificazioni urbanistiche e la regolarità dei permessi di costruzione. A Roma, purtroppo, ci sono stati casi di costruzioni con irregolarità che hanno causato problemi enormi agli acquirenti. Ti consiglio di lavorare con un’agenzia affidabile come Immobiliare Romana che controlla attentamente tutti questi aspetti.

È assolutamente necessario controllare:

  1. La conformità al Piano Regolatore Generale
  2. L’esistenza del permesso di costruire valido
  3. La documentazione relativa al calcolo strutturale
  4. Le certificazioni degli impianti
  5. L’Attestato di Prestazione Energetica (APE)
  6. La storia catastale del terreno
Nuovo complesso residenziale a Roma

Nel caso di acquisto sulla carta o durante la costruzione, la fideiussione è obbligatoria per legge. Questa garantisce la restituzione delle somme versate in caso di problemi con il costruttore. Non ho mai visto un cliente perdere soldi quando questa garanzia era correttamente strutturata.

Per gli investitori stranieri, è importante considerare anche gli aspetti fiscali internazionali. La tassazione sugli immobili in Italia può essere complessa, e le convenzioni contro le doppie imposizioni possono fare una grande differenza. Ho seguito clienti da tutto il mondo, e posso dirti che una consulenza fiscale specifica è sempre un ottimo investimento.

Un altro aspetto spesso trascurato è la verifica della solidità finanziaria del costruttore. Un progetto può sembrare fantastico sulla carta, ma se il costruttore ha problemi finanziari, rischi ritardi o addirittura l’interruzione dei lavori. Fai sempre una ricerca approfondita sulla storia dell’impresa costruttrice.

Rendimenti e tendenze dei prezzi

I rendimenti degli investimenti in nuove costruzioni a Roma variano parecchio in base alla zona e alla tipologia dell’immobile. In 15 anni nel settore, ho visto rendimenti lordi tra il 4% e il 7% annuo.

Le zone centrali offrono rendimenti più bassi ma maggiore stabilità nel tempo. Un esempio? Un appartamento nuovo in centro può generare un rendimento lordo del 4%, ma con un apprezzamento annuo del valore superiore al 3%.

Le zone periferiche in via di sviluppo possono offrire rendimenti più interessanti. Ho seguito personalmente un progetto nella zona di Fonte Laurentina che ha generato rendimenti superiori al 6,5% con un apprezzamento del valore che ha superato il 5% annuo negli ultimi tre anni.

La tendenza attuale mostra un andamento interessante: mentre i prezzi delle nuove costruzioni continuano a salire in modo costante, la domanda rimane forte grazie ai tassi di interesse che, dopo i rialzi del 2023, stanno tornando a livelli più accessibili.

Questi fattori influenzano in modo significativo i rendimenti:

  • Vicinanza ai mezzi pubblici: Immobili a meno di 500 metri da stazioni metro valgono 15-20% in più
  • Qualità costruttiva: Edifici di classe A o superiore hanno un premium del 10-15%
  • Servizi di quartiere: La presenza di scuole, parchi e centri commerciali può aumentare il valore fino al 10%
  • Parcheggi: Un posto auto privato aumenta il valore dell’immobile di circa il 5-8%
  • Spazi esterni: Terrazzi e giardini possono aggiungere fino al 15-20% al valore dell’immobile

È interessante notare come le nuove costruzioni abbiano mostrato una maggiore resilienza durante i periodi di crisi. Durante la flessione del mercato del 2022, gli immobili nuovi hanno perso mediamente il 3% del valore, contro il 7-8% degli immobili usati.

Opportunità Off-Market per nuove costruzioni

Una delle strategie più efficaci per trovare ottime opportunità d’investimento è cercare progetti off-market. Si tratta di proprietà che non vengono pubblicizzate sui canali tradizionali e che spesso offrono condizioni vantaggiose.

Nel mio lavoro con investitori privati, ho notato come le opportunità off-market permettano spesso di ottenere sconti tra il 10% e il 15% rispetto ai prezzi di mercato. Questo succede perché i costruttori preferiscono a volte vendere in modo discreto, senza influenzare il prezzo di listino ufficiale.

Come si accede a queste opportunità? Principalmente attraverso relazioni consolidate con sviluppatori e costruttori. Immobiliare Romana ha sviluppato negli anni una rete di contatti che permette di accedere a progetti esclusivi prima che vengano messi sul mercato.

I vantaggi delle opportunità off-market includono:

  • Prezzi più competitivi rispetto al mercato ufficiale
  • Possibilità di negoziare condizioni personalizzate
  • Maggiore scelta nelle unità disponibili
  • Tempi di decisione più rilassati senza la pressione della concorrenza
  • Accesso a progetti in zone emergenti prima che i prezzi salgano

Ti racconto un caso interessante: un recente progetto nel quartiere Trieste è stato venduto al 70% prima ancora di comparire sui portali immobiliari. Gli acquirenti che hanno avuto accesso a questa opportunità hanno beneficiato di un prezzo inferiore del 12% rispetto a quello applicato successivamente al pubblico.

L’accesso a queste opportunità riservate fa davvero la differenza tra un investimento buono e uno eccellente. In un mercato competitivo come quello romano, avere informazioni privilegiate è spesso la chiave del successo.

Tecnologie e sostenibilità nelle nuove costruzioni

Le nuove costruzioni a Roma stanno puntando sempre più su tecnologie avanzate e sostenibilità. Non è solo una questione di marketing, ma un vero valore aggiunto che si riflette sulla qualità della vita e sul valore dell’investimento.

Le tecnologie più richieste oggi includono:

  • Domotica integrata: Controllo intelligente di illuminazione, clima e sicurezza
  • Impianti fotovoltaici: Produzione di energia elettrica che abbatte i costi di gestione
  • Sistemi di recupero delle acque piovane: Riduzione del consumo idrico
  • Isolamento termico avanzato: Materiali di ultima generazione che mantengono temperature ideali con consumi ridotti
  • Ventilazione meccanica controllata: Ricambio d’aria costante senza dispersione di calore

Un aspetto interessante che ho notato negli ultimi anni è come gli immobili con caratteristiche di sostenibilità avanzate mantengano meglio il loro valore nel tempo. Un recente studio ha dimostrato che gli immobili con certificazione energetica A4 hanno registrato un apprezzamento medio del 7% superiore rispetto a quelli con classi energetiche inferiori.

Le nuove normative europee spingono sempre più verso edifici a consumo quasi zero (NZEB – Nearly Zero Energy Building). Questi standard diventeranno obbligatori per tutte le nuove costruzioni a partire dal 2026, ma molti sviluppatori a Roma li stanno già implementando per anticipare i tempi.

Ho visitato recentemente un progetto nel quartiere Eur che include una facciata “intelligente” capace di regolare automaticamente l’ombreggiatura in base all’esposizione solare, riducendo i consumi per il condizionamento del 35%. Tecnologie come queste rappresentano il futuro dell’edilizia di qualità.

Collaborare con Immobiliare Romana per il tuo investimento

Scegliere il partner giusto per il tuo investimento immobiliare a Roma può fare la differenza tra un buon affare e un’opportunità persa. Immobiliare Romana offre una consulenza completa che va ben oltre la semplice intermediazione.

Con una presenza consolidata sul territorio romano e un team di esperti in tutti gli ambiti del settore immobiliare, l’agenzia fornisce supporto in ogni fase del processo di investimento.

I servizi includono:

  • Analisi personalizzata delle esigenze dell’investitore
  • Selezione delle migliori opportunità in base al profilo di rischio
  • Due diligence completa sugli aspetti tecnici e legali
  • Assistenza nella negoziazione con i costruttori
  • Supporto post-vendita per la gestione dell’immobile
  • Analisi di redditività e proiezioni finanziarie

Una caratteristica distintiva di Immobiliare Romana è la conoscenza approfondita del territorio. Ogni consulente si specializza in zone specifiche della città, garantendo informazioni dettagliate e aggiornate su ogni quartiere.

Ho collaborato personalmente con il loro team in diversi progetti e posso testimoniare la loro professionalità. Un esempio? L’anno scorso hanno individuato per un mio cliente un’opportunità in una zona emergente che oggi vale già il 12% in più. E questo non è un caso isolato.

Per chi è interessato a seguire l’evoluzione del mercato immobiliare romano, il blog dell’agenzia offre analisi regolari e approfondimenti sulle tendenze di mercato.

L’azienda sta anche sviluppando nuove opportunità di carriera per professionisti del settore, ampliando costantemente il team per rispondere alla crescente domanda del mercato.

Il futuro del mercato immobiliare romano

Come si evolverà il mercato delle nuove costruzioni a Roma nei prossimi anni? Basandomi sulla mia esperienza e sui trend attuali, posso condividere alcune previsioni.

La domanda di nuove costruzioni rimarrà forte, sostenuta principalmente da:

  • Crescente interesse per immobili ad alta efficienza energetica
  • Esigenza di spazi più flessibili dopo l’esperienza del lavoro da remoto
  • Ricerca di quartieri con alta qualità della vita e buoni servizi
  • Preferenza per soluzioni abitative tecnologicamente avanzate

Le zone che vedranno probabilmente la maggiore crescita nei prossimi 3-5 anni includono:

  1. Tiburtina-Pietralata: Con il nuovo Business District in sviluppo
  2. Ostia: Grazie ai progetti di riqualificazione del litorale
  3. Flaminio-Tor di Quinto: Per la creazione di nuovi hub culturali e sportivi
  4. Eur Torrino: Per l’espansione di uffici e servizi

I prezzi continueranno a salire nelle zone centrali e semicentrali, con un incremento stimato tra il 3% e il 5% annuo. Le zone periferiche in via di sviluppo potrebbero vedere aumenti anche più significativi, fino al 7-8% all’anno nei casi migliori.

Un trend interessante è l’emergere di sviluppi residenziali che integrano servizi condivisi come spazi di coworking, palestre, aree verdi comuni e servizi di concierge. Questi progetti stanno riscuotendo grande successo, soprattutto tra i giovani professionisti e gli investitori che puntano sul mercato degli affitti brevi.

Un altro aspetto da monitorare è l’impatto delle nuove normative urbanistiche. Il nuovo Piano Regolatore di Roma sta incentivando la rigenerazione urbana di aree dismesse, creando nuove opportunità per sviluppi residenziali in zone precedentemente industriali o commerciali.

FAQ: Domande frequenti sugli investimenti in nuove costruzioni a Roma

Quali sono i migliori quartieri di Roma per investire in nuove costruzioni?

Attualmente, le zone con il miglior rapporto qualità-prezzo sono EUR, Tiburtina-Pietralata e Ostia Ponente. Queste aree combinano buoni rendimenti (5-7% annuo) con prospettive di apprezzamento interessanti grazie ai piani di sviluppo urbano in corso.

Quanto costa mediamente un appartamento nuovo a Roma?

I prezzi variano notevolmente in base alla zona. Nel centro storico si parte da circa 6.000-7.000€ al metro quadro, mentre nelle zone semicentrali i prezzi oscillano tra 4.000 e 5.500€/mq. Nelle aree periferiche in via di sviluppo, è possibile trovare soluzioni a partire da 3.000€/mq.

Quali sono i vantaggi fiscali nell’acquisto di nuove costruzioni?

Le nuove costruzioni con certificazione energetica elevata (A o superiore) permettono di accedere a detrazioni fiscali significative. Inoltre, per gli acquisti direttamente dal costruttore, è possibile optare per l’IVA agevolata al 4% per la prima casa, invece delle imposte di registro più elevate previste per gli immobili usati.

È meglio investire in un immobile già completato o in fase di costruzione?

Acquistare in fase di costruzione permette generalmente di ottenere prezzi più vantaggiosi (15-25% inferiori), ma comporta tempi di attesa e alcuni rischi. Gli immobili già completati offrono la certezza del prodotto finale e la possibilità di affittare o rivendere immediatamente, ma a prezzi più elevati.

Come posso verificare l’affidabilità di un costruttore?

È fondamentale verificare lo storico dei progetti precedenti del costruttore, la solidità finanziaria dell’azienda e le recensioni di acquirenti precedenti. Immobiliare Romana effettua verifiche approfondite sui costruttori partner per garantire la massima sicurezza agli investitori.

Quali documenti devo controllare prima di acquistare una nuova costruzione?

È essenziale verificare il permesso di costruire, la conformità al progetto approvato, le certificazioni degli impianti, l’Attestato di Prestazione Energetica e, in caso di acquisto durante la costruzione, la fideiussione a garanzia degli acconti versati.

Quanto tempo ci vuole mediamente per vendere una nuova costruzione a Roma?

Le nuove costruzioni in zone strategiche hanno tempi di vendita medi di circa 2-3 mesi, significativamente inferiori rispetto ai 6-8 mesi degli immobili usati, grazie alla maggiore attrattività per gli acquirenti finali.

Posso negoziare il prezzo di una nuova costruzione?

Sì, è possibile negoziare anche per le nuove costruzioni. I margini di trattativa variano dal 3% al 10%, a seconda della fase di commercializzazione del progetto e della zona. Le maggiori possibilità di sconto si hanno nelle fasi iniziali o finali del progetto.

Quali sono i rischi principali nell’investire in nuove costruzioni?

I rischi principali includono possibili ritardi nella consegna, difformità tra il progetto e la realizzazione finale, e problemi finanziari del costruttore. È fondamentale tutelarsi con contratti ben strutturati e garanzie adeguate.

Vale la pena investire in un box auto nelle nuove costruzioni?

Assolutamente sì, soprattutto nelle zone centrali e semicentrali dove i parcheggi sono limitati. Un box auto può garantire rendimenti tra il 5% e l’8% e rappresenta spesso un elemento decisivo nella scelta di un acquirente o inquilino.

Come si sta evolvendo il mercato delle nuove costruzioni a Roma rispetto al resto d’Italia?

Roma mostra una dinamica più solida rispetto alla media nazionale, con prezzi in crescita del 4,3% annuo contro il 3,1% della media italiana. La domanda di nuove costruzioni nella Capitale è sostenuta sia da acquirenti finali che da investitori nazionali e internazionali.

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Domanda e offerta nel mercato immobiliare romano https://immobiliareromana.it/domanda-e-offerta-nel-mercato-immobiliare-romano/ https://immobiliareromana.it/domanda-e-offerta-nel-mercato-immobiliare-romano/#respond Sun, 06 Apr 2025 22:21:29 +0000 https://immobiliareromana.it/?p=569 Punti chiave Panoramica attuale del mercato immobiliare romano Il mercato immobiliare di Roma sta vivendo una fase di grande dinamismo. […]

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Punti chiave
  • Il mercato immobiliare romano ha visto un aumento della domanda del 12% nei quartieri centrali nel 2025
  • I prezzi medi sono cresciuti del 7,5% nell’ultimo anno, con picchi del 15% in zone come Parioli e Prati
  • Le abitazioni di medie dimensioni (70-100 mq) sono le più richieste, specialmente se dotate di spazi esterni
  • Gli investitori internazionali costituiscono circa il 22% degli acquirenti nelle zone di pregio
  • Le zone emergenti come Ostiense e Testaccio stanno registrando i maggiori aumenti percentuali di valore
  • Il mercato degli affitti brevi influenza fortemente la disponibilità di immobili residenziali

Panoramica attuale del mercato immobiliare romano

Il mercato immobiliare di Roma sta vivendo una fase di grande dinamismo. Negli ultimi due anni, abbiamo assistito a cambiamenti significativi sia nella domanda che nell’offerta. I dati più recenti mostrano un incremento delle compravendite del 8,3% rispetto all’anno precedente, con un totale di circa 35.000 transazioni registrate.

Ma cosa sta succedendo davvero nel mercato romano? Le zone centriche come Centro Storico, Prati e Trastevere mantengono una domanda costante, mentre quartieri come Ostiense, Testaccio e San Lorenzo stanno emergendo come nuove aree di interesse. Questo spostamento dell’attenzione verso zone precedentemente considerate periferiche sta cambiando la mappa del valore immobiliare nella capitale.

Panoramica del mercato immobiliare romano

Da un punto di vista pratico, i tempi medi di vendita si sono ridotti a circa 3,5 mesi per gli immobili correttamente valorizzati, mentre lo sconto medio tra prezzo richiesto e prezzo di vendita si attesta intorno al 9%. Questi numeri variano notevolmente tra le diverse zone della città, con immobili nel Centro Storico che vengono venduti molto più rapidamente e con sconti minori rispetto a quelli nelle zone periferiche.

Nel mio lavoro quotidiano come consulente immobiliare, noto che i clienti sono diventati più preparati e selettivi. Non comprano più il primo appartamento che vedono, ma ricercano specifiche caratteristiche come efficienza energetica, presenza di spazi esterni e vicinanza a servizi e trasporti. Questo comportamento sta guidando un cambiamento nelle tipologie di immobili più richiesti.

Il mercato romano presenta anche una forte polarizzazione tra immobili di pregio e immobili di fascia media o economica. Gli immobili di lusso, specialmente nelle zone più prestigiose come Parioli, Prati e Centro Storico, continuano a mantenere valori elevati e tempi di vendita ridotti, mentre gli immobili di fascia media in zone meno centrali possono richiedere strategie di valorizzazione più articolate per trovare acquirenti.

Fattori che influenzano la domanda immobiliare a Roma

La domanda immobiliare a Roma è influenzata da numerosi fattori, alcuni dei quali sono specifici della capitale. Il primo e forse più ovvio è la posizione. Roma non è solo la capitale d’Italia, ma anche un centro culturale, turistico e amministrativo di rilevanza mondiale. Questo crea una domanda costante di immobili sia per uso residenziale che per investimento.

Un altro fattore che sta guidando la domanda è il cambiamento nelle preferenze abitative post-pandemia. Molti acquirenti cercano ora case più grandi, con spazi esterni e possibilità di creare aree di lavoro separate. Questa tendenza ha portato a un aumento della domanda di appartamenti con terrazzi o piccoli giardini, anche in zone semicentrali.

Vista di Roma

I tassi di interesse sui mutui rappresentano un altro elemento cruciale. Dopo un periodo di rialzi, la recente stabilizzazione e le prospettive di una possibile riduzione stanno riportando sul mercato acquirenti che avevano temporaneamente rimandato l’acquisto. Osservo che molti clienti stanno approfittando di questa finestra di opportunità prima che i prezzi possano salire ulteriormente.

Il turismo è un fattore che influisce enormemente sulla domanda immobiliare romana. Con oltre 20 milioni di visitatori annui, Roma attira numerosi investitori interessati al mercato degli affitti brevi. Questo fenomeno ha creato una pressione significativa sugli immobili nelle zone centrali e turistiche, contribuendo all’aumento dei prezzi e alla riduzione dell’offerta per i residenti.

La tabella seguente mostra i principali fattori che influenzano la domanda immobiliare a Roma:

FattoreImpatto sulla domandaTrend attuale
PosizioneAltoStabile
Dimensione e layoutMedio-altoIn crescita
Presenza di spazi esterniAltoIn forte crescita
Efficienza energeticaMedioIn crescita
Vicinanza ai trasportiAltoStabile
Potenziale per affitti breviAltoIn leggero calo
Tassi di interesseMedio-altoInfluenza variabile

Anche il mercato degli acquirenti stranieri rimane significativo, con investitori provenienti principalmente da Stati Uniti, Regno Unito, Germania e paesi del Medio Oriente. Questi acquirenti sono attratti dal prestigio di possedere un immobile nella Città Eterna e spesso cercano proprietà di pregio nelle zone più iconiche della città.

Analisi dell’offerta immobiliare nella capitale

L’offerta immobiliare a Roma presenta caratteristiche uniche legate alla storia e alla conformazione della città. Il patrimonio immobiliare romano è estremamente variegato, spaziando da edifici storici nel Centro a costruzioni moderne nelle zone periferiche.

Una delle peculiarità del mercato romano è la scarsità di nuove costruzioni nelle zone centrali, dovuta sia ai vincoli urbanistici che alla saturazione degli spazi edificabili. Questo ha portato a un aumento dell’interesse per progetti di riqualificazione e ristrutturazione di edifici esistenti, che rappresentano una parte significativa dell’offerta attuale.

Ho notato che negli ultimi anni sono aumentati i progetti di riconversione di ex edifici industriali o commerciali in residenze di pregio, specialmente in zone come Ostiense, Testaccio e San Lorenzo. Questi progetti offrono soluzioni abitative moderne in edifici dal fascino industriale, rispondendo alla domanda di immobili con carattere distintivo.

Edificio moderno a Roma

Il fenomeno degli affitti brevi ha trasformato significativamente l’offerta nel mercato romano. Si stima che circa 12.000 appartamenti siano stati convertiti in alloggi per turisti, riducendo l’offerta di immobili per residenti stabili. Questo ha creato una pressione al rialzo sui prezzi, specialmente nelle zone più turistiche.

Le nuove costruzioni si concentrano principalmente nelle zone periferiche e nell’hinterland romano, dove i prezzi dei terreni sono più accessibili. Questi progetti spesso puntano su efficienza energetica, domotica e sostenibilità come elementi distintivi per attrarre acquirenti.

L’offerta di immobili di lusso rimane limitata rispetto alla domanda, specialmente per quanto riguarda appartamenti con terrazzi panoramici o attici nel Centro Storico e nei quartieri più prestigiosi. Questa scarsità contribuisce a mantenere elevati i prezzi in questo segmento.

Un aspetto interessante dell’offerta immobiliare romana è la presenza di un mercato “off-market” significativo. Molte proprietà di pregio non vengono pubblicizzate apertamente ma sono disponibili attraverso reti di agenti immobiliari specializzati. Questo mercato nascosto rappresenta una componente importante dell’offerta nel segmento luxury.

Zone di Roma con maggiore domanda

Roma è una città suddivisa in quartieri e rioni, ognuno con caratteristiche proprie che influenzano la domanda immobiliare. Alcune zone mantengono un fascino senza tempo, mentre altre stanno emergendo come nuove aree di interesse.

Il Centro Storico rimane il cuore pulsante del mercato immobiliare di lusso. Qui, la domanda è sostenuta da acquirenti italiani e internazionali alla ricerca di immobili di prestigio, spesso in palazzi storici. I prezzi in questa zona possono raggiungere i 10.000-15.000 euro al metro quadro per proprietà ristrutturate di alta qualità.

Prati e Parioli continuano a essere tra i quartieri più richiesti per la loro eleganza, la vicinanza al centro e la qualità della vita che offrono. In queste zone, la domanda è particolarmente forte per appartamenti di medie e grandi dimensioni in edifici d’epoca ben mantenuti.

Palazzo storico romano

Trastevere e Monti, con il loro fascino bohémien e la vivace vita notturna, attraggono prevalentemente acquirenti più giovani e investitori interessati agli affitti brevi. La domanda in queste zone è focalizzata su appartamenti di piccole e medie dimensioni, possibilmente con elementi caratteristici come soffitti alti o travi a vista.

Tra le zone emergenti, Ostiense e Testaccio stanno registrando un aumento significativo della domanda. La trasformazione urbana di queste aree, con nuovi spazi culturali, ristoranti e locali, le ha rese particolarmente attraenti per una clientela più giovane e dinamica.

Le zone che stanno vivendo la maggiore crescita della domanda sono:

  1. Ostiense: +18% di richieste rispetto all’anno precedente
  2. Testaccio: +15% di richieste
  3. San Giovanni: +12% di richieste
  4. Monteverde: +10% di richieste
  5. Trieste-Salario: +9% di richieste

Anche le zone residenziali più consolidate come EUR, Flaminio e Trieste-Salario mantengono una domanda stabile, attraendo principalmente famiglie alla ricerca di appartamenti spaziosi in contesti tranquilli ma ben collegati.

Un fenomeno interessante è l’aumento della domanda per immobili nelle aree periferiche ben collegate dai mezzi pubblici. Con lo sviluppo del lavoro ibrido, molti acquirenti sono disposti a sacrificare la centralità in cambio di spazi più ampi e prezzi più accessibili, purché la zona offra buoni collegamenti con il centro.

Tendenze dei prezzi nel mercato romano

I prezzi degli immobili a Roma hanno mostrato una tendenza al rialzo negli ultimi anni, con alcune variazioni significative tra le diverse zone della città. Nel complesso, il mercato ha registrato un incremento medio del 7,5% nel 2025 rispetto all’anno precedente.

Le zone centrali e di prestigio hanno visto gli aumenti più consistenti, con incrementi che in alcuni casi hanno superato il 10%. Nel Centro Storico, i prezzi medi si attestano intorno ai 7.500-9.000 euro al metro quadro, con punte di 15.000 euro per immobili di particolare pregio in posizioni privilegiate.

Nei quartieri semicentrali come Prati, Parioli e Trieste-Salario, i prezzi medi oscillano tra i 5.000 e i 7.000 euro al metro quadro, con un incremento medio annuo del 6-8%. Questi quartieri mantengono un buon equilibrio tra prestigio, qualità della vita e accessibilità, rendendoli particolarmente attraenti per acquirenti di fascia medio-alta.

Le zone emergenti come Ostiense, Testaccio e San Lorenzo hanno registrato gli incrementi percentuali più significativi, con aumenti che in alcuni casi hanno raggiunto il 15-20% in due anni. Partendo da valori più bassi, questi quartieri stanno rapidamente guadagnando attrattiva e valore.

Ecco una panoramica dei prezzi medi per metro quadro nelle principali zone di Roma:

ZonaPrezzo medio (€/mq)Variazione annua
Centro Storico7.500-9.000+8%
Prati5.500-7.000+7%
Parioli6.000-7.500+6%
Trastevere5.000-6.500+9%
Testaccio4.500-5.500+12%
Ostiense4.000-5.000+15%
EUR4.500-6.000+5%
Monteverde4.000-5.000+8%
Trieste-Salario4.500-5.500+7%
Zone periferiche2.

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Punti Chiave
  • Il mercato immobiliare romano mantiene rendimenti medi del 4-6% nelle zone centrali
  • I quartieri emergenti come Pigneto e Ostiense offrono le migliori opportunità di crescita
  • Gli immobili destinati a studenti e turisti generano rendimenti superiori alla media (6-9%)
  • Le agevolazioni fiscali attuali riducono significativamente i costi di acquisto e ristrutturazione
  • La domanda di affitti brevi è aumentata del 22% nell’ultimo anno
  • I prezzi nelle zone centrali sono stabilizzati dopo un periodo di crescita moderata
  • Il rendimento degli investimenti varia notevolmente in base alla localizzazione e alla tipologia
Vista panoramica di Roma

Panoramica del mercato immobiliare romano nel 2025

Il mercato immobiliare di Roma sta vivendo una fase interessante. I prezzi sono un po’ più alti rispetto all’anno scorso ma non troppo. Circa il 3,5% in più nelle zone del centro e quasi il 5% nelle aree periferiche in via di sviluppo. Non è come dieci anni fa, quando comprare casa era quasi impossibile per molti.

La domanda è forte, specialmente per appartamenti di medie dimensioni e in buono stato. Gli stranieri comprano tanto, soprattutto americani e nord europei. Vengono qui e si innamorano della città eterna, poi decidono di investire un po’ dei loro risparmi. Gli investitori professionali puntano invece su immobili da ristrutturare, per rivenderli a prezzi maggiorati o affittarli a turisti.

Un dato che non tutti conoscono: le compravendite sono aumentate dell’8,2% rispetto all’anno precedente. Questo trend si vede chiaramente nei quartieri più richiesti, dove le case restano sul mercato per meno di 90 giorni in media. Ma ci sono differenze enormi tra zona e zona. Gli immobili di Immobiliare Romana in centro si vendono in circa 45 giorni, mentre nelle periferie meno ambite possono rimanere disponibili anche per 180 giorni o più.

Scorcio delle strade di Roma

Le zone migliori per investire a Roma oggi

Investire a Roma? Sì, ma dove? Non tutte le zone sono uguali. Il centro storico è sempre il centro storico, ma i prezzi sono alti e i rendimenti bassi. Un appartamento in zona Pantheon può costare 7.000-9.000 euro al metro quadro. Tanti soldi, pochi guadagni percentuali. Circa il 3-4% lordo all’anno, che diventa 2-3% netto. Non male come cassaforte, ma non aspettatevi miracoli.

Le zone dove conviene davvero investire oggi sono:

  • Pigneto: ancora prezzi ragionevoli (3.500-4.500 €/mq) ma in rapida crescita
  • Ostiense: ex zona industriale, ora piena di locali e università (4.000-5.000 €/mq)
  • Monteverde: residenziale, verde e ben collegato (4.800-5.800 €/mq)
  • Nomentano: vicino all’università, ideale per affitti a studenti (5.000-6.000 €/mq)
  • Testaccio: storico ma ancora con margini di crescita (5.500-6.500 €/mq)

La zona del Pigneto è cambiata tantissimo negli ultimi anni. Prima era considerata pericolosa, ora è piena di bar, ristoranti e gallerie d’arte. I prezzi sono saliti del 18% in tre anni, ma c’è ancora spazio per crescere. Chi ha comprato qui nel 2020 oggi sorride.

Ostiense è un’altra area interessante. Era una zona industriale, ora ospita l’Università Roma Tre e tanti locali notturni. Gli investitori più accorti hanno puntato su appartamenti da affittare a studenti, con rendimenti anche dell’8% lordo annuo.

Rendimenti attuali: numeri e prospettive

Parliamo di numeri concreti. Quanto rende investire in immobili a Roma nel 2025? Dipende tutto da cosa compri e dove. In media, i rendimenti lordi sono:

TipologiaZona centraleZona semicentralePeriferia
Monolocale4,0%5,5%7,0%
Bilocale3,8%5,2%6,5%
Trilocale3,5%4,8%6,0%
Quadrilocale3,2%4,5%5,5%

Ho notato che i monolocali rendono sempre di più. Prendete un mono di 35 mq in zona università. Costa sui 175.000 euro ma lo affittate a 800-900 euro al mese a uno studente. Fate i conti: quasi il 6% lordo. Non male in un periodo di tassi bassi.

Il mercato degli affitti a Roma è forte. C’è più domanda che offerta, specialmente per immobili moderni e ben tenuti. Gli studenti cercano stanze e piccoli appartamenti vicino alle università. I turisti vogliono case vacanza in centro. Le famiglie preferiscono zone tranquille e ben collegate. Ogni segmento ha le sue regole e i suoi prezzi.

Architettura romana caratteristica

Affitti brevi vs. affitti tradizionali: cosa conviene?

La grande domanda: meglio affitti brevi o lunghi? Non esiste una risposta giusta per tutti. Gli affitti brevi rendono di più, ma richiedono più lavoro. Gli affitti lunghi sono più stabili, ma rendono meno.

Con gli affitti brevi ai turisti, un appartamento in centro può rendere il doppio rispetto a un affitto tradizionale. Un bilocale che in affitto normale porterebbe 1.000 euro al mese, su piattaforme come Airbnb può generare 2.000-2.500 euro. Ma attenzione: dovete considerare i periodi vuoti, le spese di gestione, le pulizie e le tasse più alte.

Ecco i pro e i contro degli affitti brevi:

Vantaggi:

  • Rendimenti potenzialmente più alti (6-9% netto)
  • Flessibilità nella gestione
  • Immobile sempre disponibile per uso personale
  • Minori rischi di morosità

Svantaggi:

  • Gestione più impegnativa
  • Stagionalità degli affitti
  • Maggiori costi operativi
  • Normative in continua evoluzione

Per gli affitti tradizionali, i vantaggi sono la stabilità e la minore gestione. Un contratto 4+4 vi garantisce un inquilino per lungo tempo. Ma i rendimenti sono più bassi (3-5% netto) e c’è sempre il rischio di inquilini morosi.

Nel 2022 ho investito in un bilocale vicino a Piazza Bologna. L’ho messo su Airbnb e ha reso il 7,8% netto. Un amico ha comprato un appartamento simile e l’ha affittato a una coppia con contratto tradizionale. Rendimento? 4,2% netto. La differenza è evidente, ma lui dorme sonni più tranquilli.

La scelta dipende dal vostro profilo. Se avete tempo (o volete affidarvi a un servizio professionale di gestione), gli affitti brevi sono più redditizi. Se preferite la tranquillità, meglio gli affitti lunghi.

Mutui e finanziamenti: la situazione attuale

I tassi dei mutui sono finalmente scesi. Dopo anni di rialzi, ora si trovano mutui a tasso fisso intorno al 3,1-3,4%. Non siamo ai minimi storici del 2020-2021, ma la situazione è migliorata rispetto al 2023.

Le banche sono tornate a prestare volentieri per gli immobili a Roma, specialmente nelle zone centrali e semicentrali. In genere finanziano fino al 70-75% del valore dell’immobile. Per gli investitori con buon rating, alcune banche arrivano anche all’80%.

Ecco un esempio pratico: per un appartamento da 300.000 euro, con un mutuo all’80% (240.000 euro) a 25 anni e tasso fisso al 3,2%, la rata mensile è di circa 1.170 euro. Se lo affittate a 1.500 euro al mese, il cash flow è positivo fin da subito.

Il mercato offre anche soluzioni interessanti per chi vuole ristrutturare. Ci sono mutui che includono i lavori di ristrutturazione nel finanziamento. Ad esempio, potete comprare un appartamento da ristrutturare a 250.000 euro, spendere 50.000 euro per i lavori, e accendere un mutuo su 300.000 euro.

Un consiglio: confrontate sempre più offerte. Ho visto differenze di anche 0,4 punti percentuali tra una banca e l’altra. Su un mutuo di 25 anni, questo si traduce in migliaia di euro di risparmio.

Scorcio di architettura romana

Ristrutturazioni e bonus fiscali: opportunità da cogliere

I bonus fiscali per le ristrutturazioni sono cambiati rispetto agli anni del Superbonus 110%, ma esistono ancora opportunità interessanti. Oggi il bonus principale è la detrazione del 50% per le ristrutturazioni ordinarie, con un limite di spesa di 96.000 euro.

Per gli immobili da ristrutturare, questa è una grossa opportunità. Comprate un appartamento da sistemare, spendete 50.000 euro in lavori, e recuperate 25.000 euro in 10 anni sotto forma di detrazione fiscale. Il risparmio effettivo dipende dalla vostra capacità fiscale, cioè da quanto IRPEF pagate.

C’è anche l’Ecobonus per gli interventi di efficientamento energetico. Le detrazioni variano dal 50% al 65% a seconda del tipo di lavoro. Ad esempio, la sostituzione di infissi e caldaie dà diritto al 50%, mentre interventi più complessi come cappotti termici arrivano al 65%.

Ho seguito personalmente la ristrutturazione di un appartamento al Nomentano l’anno scorso. La proprietaria ha speso 75.000 euro e recupererà 37.500 euro di detrazioni. L’immobile ha aumentato il suo valore di circa 100.000 euro. Un ottimo affare, no?

Attenzione però: i bonus non sono eterni. Il governo li modifica quasi ogni anno, quindi è meglio approfittarne finché ci sono. Per una consulenza specifica sui bonus disponibili, vi consiglio di rivolgervi a professionisti del settore.

Il mercato delle nuove costruzioni a Roma

Le nuove costruzioni a Roma sono rare, specialmente nelle zone centrali. La città è già densamente costruita e i vincoli urbanistici sono stringenti. Ma qualcosa si muove, soprattutto nelle aree in trasformazione.

I prezzi sono alti: per un appartamento nuovo si parte da 5.000-6.000 euro al metro quadro nelle zone semicentrali, fino a 9.000-10.000 euro in centro. La qualità è generalmente buona, con classi energetiche elevate (A o B) e finiture moderne.

I nuovi sviluppi più interessanti si trovano in:

  • Eur-Torrino: nuovi complessi residenziali con servizi integrati
  • Tiburtina-Pietralata: grazie alla stazione e ai nuovi uffici
  • Ostiense-Marconi: riconversione di aree industriali
  • Prati-Clodio: rare opportunità in zona pregiata

Un esempio concreto: al Torrino stanno costruendo un complesso di 120 appartamenti con piscina, palestra e portineria. I prezzi partono da 5.200 euro al metro quadro. Tutte le unità sono state vendute in pre-costruzione in meno di sei mesi. La domanda c’è, l’offerta è limitata.

I vantaggi delle nuove costruzioni sono evidenti: efficienza energetica, assenza di costi di ristrutturazione, garanzie decennali sugli impianti. Lo svantaggio principale è il prezzo più alto rispetto agli immobili esistenti.

Se state considerando una nuova costruzione, controllate attentamente la reputazione del costruttore. Non tutti offrono la stessa qualità e rispettano i tempi di consegna. Informatevi su progetti precedenti e, se possibile, parlate con chi ha già acquistato da loro.

Consigli per gli investitori: strategie vincenti

Dopo anni di esperienza nel mercato immobiliare romano, posso darvi alcuni consigli pratici:

  1. Localizzazione, localizzazione, localizzazione: Vale sempre questa regola. Meglio un appartamento piccolo in una zona ottima che uno grande in periferia.
  2. Puntate sulla qualità: Gli immobili ben ristrutturati, con finiture di pregio, si affittano e si rivendono più facilmente.
  3. Valutate il potenziale di crescita: Alcune zone sono in trasformazione. Cercate segnali come nuove linee della metropolitana, università, centri commerciali.
  4. Fate i conti con precisione: Calcolate tutti i costi: acquisto, tasse, ristrutturazione, gestione. Non dimenticate spese condominiali, IMU e manutenzione.
  5. Diversificate: Se avete budget sufficiente, meglio due piccoli appartamenti che uno grande. Ridurrete i rischi.
  6. Pensate al target: Prima di comprare, decidete a chi vorrete affittare (studenti, turisti, famiglie

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Punti chiave da ricordare
AspettoImpatto
Prezzi immobiliariCalo medio del 7-15% nelle grandi città
Mercato degli affittiAumento della domanda, riduzione durata contratti
Tipologie più ricercateImmobili con spazi esterni e stanze per lavoro remoto
Tassi d’interesseIn crescita, con maggiori difficoltà di accesso ai mutui
OpportunitàCrescita del mercato “off market” e soluzioni sostenibili
Tempi di recupero previstiDa 18 mesi a 3 anni, variabili per zona

Le origini della crisi economica attuale

La crisi economica che stiamo affrontando oggi ha radici complesse. È inziata con una combinazione micidiale di fattori, e non possiamo ignorare l’elefante nella stanza: l’inflazione. L’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime ha colpito duro tutti i settori produttivi, ma il mattone ha sofferto in modo particolare. I tassi d’interesse? Sono saliti alle stelle quasi da un giorno all’altro, e tante famiglie si son trovate impossibilitate ad accedere ai mutui.

Panoramica del mercato immobiliare

In Italia, la situazione presenta caratteristiche uniche rispetto ad altri paesi europei. Il nostro mercato immobiliare era già in fase di assestamento quando la crisi ha accelerato alcune tendenze. La burocrazia lenta, i costi di gestione elevati e un parco immobiliare spesso obsoleto hanno amplificato gli effetti negativi. Secondo i dati raccolti da Immobiliare Romana, il tempo medio per concludere una compravendita è aumentato del 40% rispetto al 2023.

I problemi strutturali del nostro paese hanno fatto da moltiplicatore. La fragilità del sistema bancario italiano, con prestiti non performanti ancora elevati, ha reso più difficile ottenere finanziamenti. Come esperto del settore, ho visto clienti con buoni stipendi e garanze solide ricevere rifiuti che due anni fa sarebbero stati impensabili.

  • Inflazione superiore al 5% per beni essenziali
  • Aumento dei tassi di interesse sui mutui di oltre 2 punti percentuali
  • Calo della fiducia dei consumatori del 15%
  • Rallentamento significativo degli investimenti esteri (-23%)

Cambiamenti nei prezzi immobiliari

I prezzi delle case han fatto le montagne russe negli ultimi tempi. A Roma, il centro storico ha retto meglio, con cali contenuti intorno al 5-7%, mentre le periferie han visto crolli anche del 15-20%. È assurdo pensare che appartamenti che valevano 250.000 euro ora si vendono faticosamente a 200.000. Le zone più colpite? Quelle con scarsi collegamenti ai trasporti e pochi servizi.

La segmentazione del mercato è diventata ancora più marcata. Gli immobili di lusso, quelli davvero esclusivi, hanno mantenuto il loro valore e in alcuni casi l’hanno aumentato. Ho seguito personalmente una vendita nel quartiere Parioli dove il prezzo al metro quadro ha raggiunto cifre record nonostante la crisi. Il motivo? Questi beni sono visti come “beni rifugio” e attirano investitori con grande liquidità.

Vista panoramica di Roma

Il mercato delle seconde case ha subito un colpo durissimo, specialmente nelle località marine meno esclusive. Molti proprietari si sono trovati a dover vendere rapidamente per far fronte a difficoltà economiche, creando un surplus di offerta che ha fatto crollare i prezzi. Sul nostro portale Immobili, abbiamo registrato un aumento del 70% di annunci per seconde case rispetto all’anno precedente.

Ecco un’analisi della variazione dei prezzi nelle principali città italiane:

CittàVariazione centroVariazione semicentroVariazione periferia
Roma-5%-12%-15%
Milano-3%-8%-11%
Napoli-7%-14%-18%
Torino-8%-15%-20%
Bologna-6%-10%-12%

L’evoluzione della domanda abitativa

La domanda di case è cambiata radicalmente. Prima cercavamo appartamenti in centro, vicino all’ufficio. Adesso? Con lo smart working che non se ne va, la gente vuole spazio, balconi, giardini. Ho clienti che si spostano a 30 km dalla città senza problemi, pur di avere 30 metri quadri in più e un pezzo di verde. È un cambio epocale, e chi l’avrebbe mai detto solo cinque anni fa?

Le priorità degli acquirenti si sono trasformate, con una netta preferenza per:

  • Spazi esterni (balconi, terrazzi, giardini)
  • Stanze aggiuntive da dedicare allo smart working
  • Connessione internet ad alta velocità
  • Efficienza energetica e basse spese condominiali
  • Vicinanza a spazi verdi piuttosto che a uffici o centri commerciali
Esempio di proprietà con spazi verdi

I cambiamenti demografici hanno un ruolo importante in questa trasformazione. L’invecchiamento della popolazione ha aumentato la domanda di abitazioni al piano terra o in edifici con ascensore, mentre i giovani, sempre più in difficoltà economica, cercano soluzioni di co-housing o micro-appartamenti funzionali. Sul nostro Blog abbiamo analizzato questo fenomeno in dettaglio, notando come le famiglie con bambini piccoli siano quelle più propense a spostarsi fuori città.

Un altro aspetto interessante è la crescente attenzione alla sostenibilità. Gli immobili in classe energetica A o superiore mantengono meglio il loro valore e si vendono più rapidamente. Nella mia esperienza professionale, ho notato che gli acquirenti sono disposti a pagare fino al 10% in più per un immobile energeticamente efficiente, consapevoli del risparmio futuro sulle bollette e del minor impatto ambientale.

Il mercato degli affitti durante la crisi

Gli affitti son diventati un rifugio per chi non può comprare. È un dato di fatto, e i numeri parlano chiaro. A Roma, i canoni son saliti del 12% in un anno, nonostante la crisi! Sembra un paradosso, ma è semplice: se non puoi permetterti il mutuo, devi per forza affittare. E con tanta domanda, i proprietari alzano i prezzi. Ho visto bilocali che due anni fa si affittavano a 800 euro arrivare a 950-1000 euro al mese.

La durata media dei contratti si è ridotta. I proprietari, temendo l’instabilità economica, preferiscono contratti brevi che permettano di rinegoziare le condizioni o cambiare inquilino. Questo ha creato una situazione di maggiore precarietà per le famiglie, che faticano a trovare soluzioni abitative stabili nel lungo periodo.

Esempio di appartamento in affitto

Un fenomeno interessante è il ritorno degli affitti brevi nelle zone turistiche. Dopo il calo durante la pandemia, molti proprietari stanno riconvertendo i loro immobili per turisti e viaggiatori d’affari, sottraendo ulteriormente offerta al mercato degli affitti tradizionali. Come spiegato nella sezione Aree di Business del nostro sito, questo sta creando opportunità per investitori che possono gestire portafogli di appartamenti.

La crisi ha anche portato alla diffusione di nuove forme contrattuali:

Tipologia contrattualeCaratteristicheDiffusione attuale
Rent to buyAffitto con opzione di acquistoIn forte crescita (+35%)
Affitto con riscattoParte del canone va a formare l’anticipoCrescita moderata (+18%)
Co-housingSpazi privati e comuni condivisiIn crescita nelle grandi città (+25%)
Affitto temporaneoDa 1 a 18 mesiCrescita esplosiva (+60%)

Opportunità d’investimento emergenti

La crisi non porta solo problemi, ma crea anche chance incredibili per chi sa guardare. Gli immobili in asta? Un’opportunità pazzesca. Negli ultimi mesi, ho assistito clienti che hanno acquistato a sconti del 30-40% rispetto al valore di mercato. Certo, serve pazienza e una buona consulenza legale, ma i risultati possono essere straordinari.

Il mercato delle proprietà “off market” è in forte espansione. Si tratta di immobili che non vengono pubblicizzati sui canali tradizionali, ma vengono proposti direttamente a un network di investitori selezionati. Attraverso il nostro servizio Off Market, abbiamo gestito con successo decine di operazioni riservate, permettendo ai venditori di mantenere la privacy e agli acquirenti di evitare la concorrenza.

Edificio residenziale moderno

Un’altra nicchia in crescita è quella degli immobili da ristrutturare. Con gli incentivi fiscali ancora attivi, seppur ridotti rispetto agli anni precedenti, acquistare proprietà datate e rinnovarle può generare ottime plusvalenze. Nella mia carriera, ho visto ritorni sull’investimento fino al 25% in meno di due anni per operazioni ben pianificate.

Alcuni settori specifici mostrano segni di particolare resilienza:

  • Immobili logistici per l’e-commerce
  • Residenze per studenti nelle città universitarie
  • Strutture sanitarie e residenze per anziani
  • Spazi di co-working flessibili
  • Immobili ad alta efficienza energetica

Strategie di adattamento per agenzie e professionisti

Le agenzie immobiliari devono reinventarsi o sparire, è brutale ma vero. Nel mio team abbiamo cambiato quasi tutto: meno uffici fisici, più presenza digitale. Prima passavamo ore a fare visite in persona, ora facciamo tour virtuali che filtrano i clienti davvero interessati. È più efficiente, e i risultati non sono calati. Al contrario, la produttività è salita del 23%.

La digitalizzazione è diventata imprescindibile. Le agenzie che non hanno investito in strumenti come:

  • Tour virtuali a 360°
  • Sistemi CRM avanzati
  • Firma digitale e contrattualistica online
  • Marketing automation e remarketing
  • Social media marketing mirato

stanno perdendo rapidamente quote di mercato. Sul nostro sito Carriere abbiamo inserito posizioni specifiche per esperti di digital marketing e analisi dati, competenze che prima erano considerate secondarie nel nostro settore.

Panoramica di Roma

Un altro aspetto cruciale è la specializzazione. Il mercato richiede sempre più consulenti con competenze specifiche in determinati segmenti. Nella mia esperienza, gli agenti che si sono specializzati in nicchie come:

  • Immobili di lusso
  • Soluzioni per smart working
  • Ristrutturazioni eco-sostenibili
  • Investimenti per rendita

hanno mantenuto e spesso aumentato il loro fatturato anche durante la crisi. La consulenza generica non basta più, i clienti cercano professionisti che possano offrire un valore aggiunto concreto e misurabile.

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Come si calcola il valore di mercato di un immobile https://immobiliareromana.it/come-si-calcola-il-valore-di-mercato-di-un-immobile/ https://immobiliareromana.it/come-si-calcola-il-valore-di-mercato-di-un-immobile/#respond Thu, 20 Mar 2025 20:37:27 +0000 https://immobiliareromana.it/?p=543 Punti Chiave Introduzione alla valutazione immobiliare Capire quanto vale un immobile non è semplicemente una stima casuale. È un processo […]

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Punti Chiave

  • Il valore di mercato si basa su dati di vendite recenti di immobili simili nella stessa zona
  • I fattori principali sono posizione, dimensione, età, stato e caratteristiche dell’immobile
  • Esistono tre metodi principali: comparativo, reddituale e del costo
  • Una valutazione precisa richiede l’analisi di dati aggiornati e conoscenza del mercato locale
  • I prezzi al metro quadro variano notevolmente in base alla zona e alle caratteristiche
Esterno moderno di un immobile

Introduzione alla valutazione immobiliare

Capire quanto vale un immobile non è semplicemente una stima casuale. È un processo che richiede analisi e metodo. Ma come si fa a determinare questo valore in modo preciso? Ho lavorato nel settore immobiliare per oltre 15 anni, e posso dirti che non c’è una formula magica. Il valore di mercato è il prezzo più probabile a cui un immobile potrebbe esser venduto in un mercato aperto e competitivo.

Mi ricordo quando iniziai a lavorare in Immobiliare Romana, pensavo fosse tutto più semplice. Sbagliavo! La valutazione di un immobile è un mix di scienza e arte. Devi conoscere i numeri ma anche capire le dinamiche locali e le preferenze dei compratori.

Ogni immobile è unico e questo rende il processo più complesso. Non puoi dire “tutti gli appartamenti di 100 mq in questa zona valgono X”. Ci sono troppe variabili in gioco. Anche due appartamenti nello stesso palazzo potrebbero avere valori molto diversi.

Metodi principali di valutazione immobiliare

Esistono tre approcci fondamentali per calcolare il valore di un immobile e ognuno è adatto a situazioni diverse. Vediamoli insieme.

Ispezione di una proprietà

Il metodo comparativo

Questo è il metodo più usato, specialmente per le case e gli appartamenti. Si basa sul confronto dell’immobile con altri simili venduti di recente nella stessa zona. È un po’ come quando compri un’auto usata e guardi i prezzi di modelli simili.

Nella mia esperienza in Aree di Business diverse, ho notato che questo metodo funziona meglio quando:

  • Ci sono molte vendite recenti di immobili simili
  • Il mercato è abbastanza stabile
  • L’immobile è in una zona residenziale tipica

Una volta raccolti i dati, si applicano aggiustamenti per tener conto delle differenze specifiche. Se l’immobile di riferimento ha un balcone mentre il tuo no, si sottrae il valore stimato del balcone.

Il metodo reddituale

Questo metodo è particolarmente utile per immobili destinati a generare reddito, come quelli affittati o commerciali. Si calcola il valore attuale dei redditi futuri che l’immobile può generare.

La formula base è: Valore = Reddito netto annuale / Tasso di capitalizzazione

Per esempio, se un appartamento genera €12.000 all’anno di affitto (dopo le spese) e il tasso di capitalizzazione per quella zona è del 5%, il valore sarebbe €12.000 / 0,05 = €240.000.

Il metodo del costo

Questo metodo considera quanto costerebbe costruire oggi l’immobile, meno il deprezzamento per l’età e l’usura. È usato spesso per:

  • Immobili nuovi o molto particolari
  • Proprietà che raramente vengono vendute
  • Assicurazioni e stime fiscali

Si calcola il costo di costruzione al metro quadro, si moltiplica per la superficie dell’immobile, si aggiunge il valore del terreno e si sottrae il deprezzamento.

Il metodo comparativo in dettaglio

Vediamo più nel dettaglio il metodo più usato, quello comparativo, dato che è quello che uso quotidianamente nella valutazione di immobili residenziali.

Confronto tra proprietà immobiliari

Come raccogliere dati di mercato

Per fare una buona valutazione comparativa, devi raccogliere dati su almeno 3-5 immobili simili venduti negli ultimi 6 mesi. Questi immobili si chiamano “comparabili”. Da dove si possono prendere questi dati?

  • Atti notarili pubblici
  • Banche dati immobiliari (come OMI)
  • Conoscenza diretta delle transazioni
  • Consultazione con altri agenti immobiliari

La qualità dei dati è fondamentale. Mi è capitato di vedere valutazioni sballate perché basate su prezzi richiesti e non su prezzi effettivi di vendita. C’è spesso una differenza del 10-15%!

Analisi delle proprietà comparabili

Una volta raccolti i dati, devi analizzare le differenze tra i comparabili e il tuo immobile. Gli elementi da considerare sono:

  • Dimensione e numero di stanze
  • Anno di costruzione
  • Stato di manutenzione
  • Piano e presenza di ascensore
  • Orientamento e luminosità
  • Efficienza energetica
  • Caratteristiche speciali (terrazzo, posto auto, etc.)

Ricordo un caso in cui due appartamenti identici nello stesso palazzo avevano un valore diverso di €20.000 solo perché uno era esposto a sud e l’altro a nord!

Aggiustamenti e coefficienti

Dopo aver identificato le differenze, devi quantificarle in termini monetari. Per esempio:

  • Balcone: +3-5% del valore
  • Piano terra vs piano alto: -5-10%
  • Assenza di ascensore: -5% per ogni piano
  • Stato “da ristrutturare”: -20-30% rispetto a “ristrutturato”

Questi sono valori medi basati sulla mia esperienza, ma possono variare molto da città a città e persino da quartiere a quartiere.

Fattori che influenzano il valore immobiliare

Ci sono numerosi fattori che possono far salire o scendere il valore di un immobile. Conoscerli ti aiuterà a fare una valutazione più precisa.

Caratteristiche di una proprietà

Ubicazione e zona

L’ubicazione è il fattore principale che influenza il valore. Come diciamo spesso nel nostro blog, “meglio l’immobile peggiore nella zona migliore che il migliore nella zona peggiore”.

Elementi da considerare:

  • Vicinanza a servizi (scuole, negozi, ospedali)
  • Collegamenti con mezzi pubblici
  • Livello di sicurezza della zona
  • Prestigio del quartiere
  • Prospettive future della zona

Una volta ho valutato due appartamenti identici a Roma: uno a Prati e uno a Tor Bella Monaca. La differenza di valore era di oltre il 150%!

Caratteristiche dell’immobile

Le caratteristiche fisiche dell’immobile sono ovviamente molto importanti. Queste includono:

  • Dimensione e distribuzione degli spazi
  • Numero di bagni e camere
  • Luminosità e vista
  • Rumore e privacy
  • Presenza di esterni (balconi, terrazzi, giardini)
  • Posto auto o garage

Nella mia esperienza, gli elementi che fanno davvero la differenza sono:

  1. Un secondo bagno (può aumentare il valore fino al 10%)
  2. Un terrazzo vivibile (fino al 15%)
  3. Un posto auto in zone con parcheggio difficile (5-10%)

Condizioni e stato di manutenzione

Lo stato dell’immobile è un altro fattore cruciale. Una casa ristrutturata di recente vale molto più di una identica ma da ristrutturare.

Elementi da considerare:

  • Età dell’immobile
  • Stato generale di manutenzione
  • Qualità degli impianti (elettrico, idraulico, riscaldamento)
  • Efficienza energetica
  • Stato di parti comuni (in caso di condominio)

Un immobile con classe energetica A può valere fino al 20% in più rispetto a uno in classe G, a parità di altre condizioni.

Strumenti online e digitali per la valutazione

Nel 2025, abbiamo a disposizione molti strumenti digitali che possono aiutarci nella valutazione. Ma attenzione: non sostituiscono la conoscenza di un esperto!

Software di valutazione

Esistono diversi software che permettono di inserire i dati dell’immobile e ottenere una stima automatica. Da Chi Siamo, utilizziamo alcuni di questi strumenti, ma sempre come supporto alla valutazione umana.

Vantaggi:

  • Velocità di calcolo
  • Possibilità di confrontare molti dati
  • Riduzione di errori matematici

Svantaggi:

  • Non vedono l’immobile fisicamente
  • Non considerano elementi qualitativi
  • Possono basarsi su dati obsoleti

Un buon software può darti una forbice di prezzo, ma difficilmente un valore preciso.

Banche dati immobiliari

Le banche dati sono fonti preziose per ottenere i prezzi medi al metro quadro e le tendenze di mercato. Le più utilizzate in Italia sono:

  • OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare)
  • FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali)
  • Borsino Immobiliare
  • Dati delle grandi agenzie e portali immobiliari

Mi è capitato diverse volte di vedere differenze significative tra i dati dell’OMI e i prezzi reali di mercato, soprattutto in zone in rapida evoluzione.

Vantaggi e limiti degli strumenti digitali

Gli strumenti digitali sono un buon punto di partenza, ma hanno dei limiti evidenti:

VantaggiLimiti
Velocità di calcoloNon considerano le peculiarità dell’immobile
Accesso a molti datiNon valutano elementi emotivi o soggettivi
Confronto tra diverse zonePossono basarsi su dati non aggiornati
Analisi delle tendenzeNon sostituiscono il sopralluogo

Una volta un cliente mi ha mostrato una valutazione online del suo appartamento. Era sopravvalutato del 30% perché il software non sapeva che la zona era stata appena interessata da un progetto industriale che ne aveva diminuito l’attrattiva!

Il valore di mercato vs. altre valutazioni

È importante distinguere tra diversi tipi di valore che un immobile può avere. Non sono la stessa cosa e vengono calcolati in modi diversi.

Valore catastale

Il valore catastale è quello utilizzato per calcolare le tasse (come IMU e TASI). È generalmente molto più basso del valore di mercato.

Come si calcola:

  1. Si parte dalla rendita catastale
  2. Si applica un coefficiente (che varia in base al tipo di immobile)
  3. Si rivaluta del 5%

Per esempio, per le abitazioni principali, la formula è: Valore catastale = Rendita catastale × 1,05 × 160

Nel mercato Off Market, spesso trattiamo proprietà il cui valore di mercato è 3-4 volte superiore al valore catastale!

Valore di acquisto

Il valore di acquisto è semplicemente quanto è stato pagato l’immobile in passato. Può essere molto diverso dal valore attuale di mercato, soprattutto se sono passati anni o se il mercato ha subito forti oscillazioni.

Elementi da considerare:

  • Inflazione
  • Variazioni del mercato immobiliare
  • Interventi di manutenzione o ristrutturazione
  • Cambiamenti della zona

Ricordo un cliente che aveva acquistato una casa nel 2010 a €200.000 e nel 2025 valeva €150.000 a causa del calo dei prezzi in quella zona specifica.

Valore assicurativo

Il valore assicurativo rappresenta quanto costerebbe ricostruire l’immobile in caso di distruzione totale. Non include il valore del terreno e può essere molto diverso dal valore di mercato.

Si calcola moltiplicando:

  • Costo di costruzione al metro quadro
  • Superficie dell’immobile
  • Eventuali coefficienti di qualità

Questo valore è particolarmente importante per le polizze assicurative contro incendi e calamità naturali.

L’importanza di un professionista nella valutazione

Malgrado tutti gli strumenti disponibili, l’occhio esperto di un professionista resta insostituibile per una valutazione precisa.

Quando rivolgersi a un esperto

Ci sono situazioni in cui è particolarmente consigliabile rivolgersi a un esperto:

  • Immobili di pregio o particolari
  • Proprietà in zone poco dinamiche (con poche compravendite)
  • Situazioni legali complesse (eredità, divisioni, etc.)
  • Investimenti immobiliari importanti
  • Quando sei emotivamente coinvolto nell’immobile

Una valutazione professionale può costare da €200 a €1.000, ma può farti risparmiare o guadagnare molto di più!

Competenze necessarie per una valutazione accurata

Un buon valutatore immobiliare deve avere:

  • Conoscenza approfondita del mercato locale
  • Esperienza nel settore
  • Formazione tecnica (geometra, architetto, etc.)
  • Accesso a dati di vendita reali
  • Capacità di analisi
  • Onestà intellettuale

Nel reparto Carriere della nostra azienda, cerchiamo sempre professionisti con queste caratteristiche. Non basta saper fare due conti, serve una vera competenza del mercato.

Ricordo quando mi hanno chiamato per valutare un appartamento in centro a Roma. Il proprietario aveva ricevuto tre valutazioni diverse, che variavano di €80.000 tra la più alta e la più bassa! Ho fatto la mia valutazione basandomi su dati concreti di vendite recenti nella stessa via, e quando l’immobile è stato venduto, il prezzo finale era a soli €5.000 di differenza dalla mia stima.

Casi studio e esempi pratici

Vediamo alcuni esempi concreti di valutazione per capire meglio come funziona il processo nella pratica.

Esempio di caso studio

Esempio di valutazione di un appartamento

Mettiamo caso di dover valutare un appartamento con queste caratteristiche:

  • 85 mq in zona Prati a Roma
  • Secondo piano con ascensore
  • Due camere, un bagno
  • Buono stato, ristrutturato 5 anni fa
  • Piccolo balcone
  • Riscaldamento autonomo
  • Classe energetica D

Dopo aver analizzato 5 immobili simili venduti negli ultimi 6 mesi nella stessa zona, troviamo questi prezzi:

  1. €420.000 (90 mq, terzo piano, due bagni)
  2. €385.000 (80 mq, primo piano, un bagno, terrazzo)
  3. €405.000 (85 mq, quarto piano, un bagno, no balcone)
  4. €430.000 (88 mq, secondo piano, due bagni, ristrutturato recentemente)
  5. €390.000 (82 mq, secondo piano, un bagno, stato originale)

Facendo le opportune correzioni:

  • Immobile 1: -€15.000 (per il bagno in più), +€0 (per piano simile), -€10.000 (per mq in più) = €395.000
  • Immobile 2: +€0 (per mq simili), +€10.000 (per piano migliore), -€15.000 (per terrazzo) = €380.000
  • E così via…

Alla fine, la media delle valutazioni corrette porta a un valore di circa €395.000-405.000.

Esempio di valutazione di una villa

Per una proprietà più complessa come una villa, il processo è simile ma con più variabili. Consideriamo una villa con:

  • 200 mq su due livelli
  • 800 mq di giardino
  • 3 camere, 3 bagni
  • Piscina
  • Garage doppio
  • Classe energetica B

In questo caso, oltre al metodo comparativo, potremmo utilizzare anche il metodo del costo:

  1. Costo di costruzione: €2.000/mq × 200 mq = €400.000
  2. Valore del terreno: €200/mq × 800 mq = €160.000
  3. Valore aggiuntivo piscina: €30.000
  4. Valore aggiuntivo garage: €25.000
  5. Meno deprezzamento (10% se ha 10 anni): -€40.000

Valore totale stimato: €575.000

Confrontando questo valore con quello ottenuto dal metodo comparativo, possiamo arrivare a una stima finale più precisa.

FAQ – Domande frequenti

Quanto costa far valutare un immobile?

Una valutazione professionale può costare tra €200 e €1.000, a seconda della complessità dell’immobile. Molte agenzie, come Immobiliare Romana, offrono valutazioni gratuite se poi decidi di vendere con loro.

La valutazione dell’agenzia immobiliare è attendibile?

Dipende dall’agenzia. Un’agenzia seria basa le sue valutazioni su dati concreti e non gonfia i prezzi solo per ottenere l’incarico. Chiedi sempre su quali dati si basa la valutazione.

Quale differenza c’è tra valore catastale e valore di mercato?

Il valore catastale è generalmente molto più basso (dal 30% al 70%) rispetto al valore di mercato ed è calcolato in base a parametri fiscali, non alle reali condizioni di mercato.

Posso contestare una valutazione immobiliare?

Certo, ma dovresti farlo con dati alla mano. Se ritieni che la valutazione non sia corretta, porta esempi concreti di immobili simili venduti a prezzi diversi.

Come influisce la classe energetica sul valore?

Molto, soprattutto negli ultimi anni. Un immobile in classe A può valere fino al 20-30% in più rispetto a uno identico in classe G, grazie ai minori costi di gestione e al maggiore comfort abitativo.

I siti di valutazione online sono affidabili?

Possono dare un’idea generale, ma raramente sono precisi. Non vedono fisicamente l’immobile e spesso usano dati non aggiornati o troppo generici. Usali come riferimento iniziale, non come valutazione definitiva.

Quanto tempo ci vuole per una valutazione professionale?

Di solito bastano 1-2 giorni, che includono il sopralluogo e l’analisi dei dati comparativi. Per immobili particolarmente complessi potrebbero volerci fino a una settimana.

Il prezzo di vendita è sempre uguale al valore di mercato?

Non necessariamente. Il prezzo di vendita può essere influenzato da molti fattori, come l’urgenza di vendere, le emozioni del venditore, o la capacità di negoziazione delle parti.

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I Quartieri con il Maggior Aumento di Valore https://immobiliareromana.it/i-quartieri-con-il-maggior-aumento-di-valore/ https://immobiliareromana.it/i-quartieri-con-il-maggior-aumento-di-valore/#respond Thu, 20 Mar 2025 20:35:23 +0000 https://immobiliareromana.it/?p=541 Punti Chiave Il Mercato Immobiliare Romano nel 2025 Il mercato delle case a Roma sta cambiando. I prezzi salgono in […]

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Punti Chiave

  • Parioli, Prati e Testaccio guidano l’aumento di valore immobiliare a Roma
  • Gli investimenti in infrastrutture hanno spinto la crescita nei quartieri periferici
  • I prezzi al metro quadro sono aumentati del 15-25% negli ultimi 2 anni nei quartieri più performanti
  • La riqualificazione urbana è un fattore determinante per l’aumento di valore
  • Gli investitori puntano su zone emergenti come Ostiense e San Lorenzo
Vista panoramica di un quartiere romano

Il Mercato Immobiliare Romano nel 2025

Il mercato delle case a Roma sta cambiando. I prezzi salgono in zone dove prima erano bassi. Questo succede perché le persone cercano posti con servizi buoni ma prezzi ancora accessibili.

Roma non è mai stata una città con prezzi fermi. Negli ultimi anni, i valori immobiliari hanno avuto alti e bassi, ma alcuni quartieri hanno visto aumenti costanti. Questa tendenza si è rafforzata dopo il 2023.

I dati mostrano che chi ha comprato casa in certi quartieri nel 2020 oggi potrebbe rivenderla guadagnando tanto. Ma quali sono questi quartieri fortunati? E perché proprio loro?

L’agenzia Immobiliare Romana ha studiato il mercato per capire quali zone stanno crescendo di più. I risultati sono interessanti per chi vuole comprare o vendere casa.

Scorcio di un quartiere in crescita

I Quartieri Storici che Mantengono il Valore

I quartieri del centro storico romano rimangono il sogno di molti. Pochi posti al mondo possono vantare tanto fascino e storia. Ma questa bellezza ha un prezzo alto.

Zone come Trastevere, Centro Storico e Monti hanno sempre mantenuto valori alti. Non hanno avuto grandi aumenti recenti perché partivano già da prezzi elevati. In queste zone, un appartamento può costare tra 7.000 e 10.000 euro al metro quadro.

Perché questi quartieri mantengono il loro valore?

  • Attrattiva turistica costante
  • Limitata disponibilità di nuove proprietà
  • Presenza di edifici storici unici
  • Vicinanza ai principali monumenti
  • Fascino intramontabile del “vivere romano”

Chi compra in queste zone lo fa per un investimento sicuro o per il prestigio. Non cerca tanto l’aumento di valore ma la sicurezza che il prezzo non scenderà mai troppo.

La domanda in queste zone viene spesso da stranieri o italiani molto ricchi che cercano una seconda casa nella capitale. Anche per questo motivo i prezzi restano stabili anche durante le crisi economiche.

Per chi vuole investire, il consiglio degli esperti di Immobiliare Romana è di cercare piccoli appartamenti in buono stato. Questi si affittano facilmente ai turisti con buoni rendimenti.

Vista di un edificio storico romano

I Quartieri Emergenti con Maggiore Crescita

Ecco le zone che stanno crescendo più velocemente:

QuartiereAumento % (ultimi 3 anni)Prezzo medio €/mq
Ostiense28%4.800
Pigneto25%3.900
San Lorenzo23%4.200
Testaccio21%5.600
Garbatella19%4.300

Ostiense è un caso interessante. Una volta era solo una zona industriale, ora attira giovani professionisti. La trasformazione dell’ex mattatoio e l’apertura dell’Università Roma Tre hanno cambiato tutto.

Il Pigneto ha visto una vera rinascita. I bar, i ristoranti e i locali notturni hanno attirato persone giovani. I prezzi delle case sono saliti perché tanti vogliono vivere in questa zona viva e centrale.

San Lorenzo, vicino all’università La Sapienza, unisce storia e modernità. Gli appartamenti qui si vendono in pochi giorni, spesso a prezzi più alti di quelli richiesti.

Testaccio mescola storia antica e vita moderna. Il suo mercato, i ristoranti e la vivace vita notturna lo rendono sempre più popolare.

La Garbatella conserva l’atmosfera di un piccolo paese dentro Roma. Le sue case basse e i cortili interni piacciono molto a famiglie e giovani coppie.

Chi cerca immobili in queste zone deve muoversi in fretta. Le buone occasioni durano poco sul mercato.

Scorcio di un quartiere emergente

Fattori che Influenzano l’Aumento di Valore

I quartieri non crescono di valore per caso. Ci sono fattori precisi che causano questi aumenti.

I trasporti sono fondamentali. Le zone vicine alle fermate della metro hanno visto aumenti maggiori. Per esempio, il quartiere Tiburtina ha beneficiato della riqualificazione della stazione.

I servizi fanno la differenza. Scuole, ospedali, supermercati e aree verdi attirano famiglie. I quartieri con buoni servizi pubblici vedono prezzi in crescita.

La riqualificazione urbana cambia tutto. Quando un’area viene sistemata, i prezzi salgono. È successo a San Giovanni dopo il rifacimento della piazza.

Anche il tasso di criminalità influisce sui prezzi. Le zone percepite come sicure valgono di più.

Ecco i principali fattori di crescita:

  1. Miglioramento dei trasporti pubblici
  2. Apertura di nuovi servizi
  3. Riqualificazione degli spazi pubblici
  4. Diminuzione della criminalità
  5. Creazione di aree pedonali
  6. Apertura di locali e ristoranti
  7. Nuove attività culturali

Un esempio chiaro è il quartiere Flaminio. La costruzione del MAXXI e dell’Auditorium ha trasformato la zona, facendo salire i prezzi delle case.

Chi lavora nel settore immobiliare sa quanto questi fattori siano importanti.

Nuovi Sviluppi Urbani e Future Zone di Crescita

Roma sta cambiando. Nuovi progetti stanno trasformando zone che prima erano ignorate.

Il progetto Roma-Eur 2030 porterà nuovi uffici e case nella zona sud. Gli esperti prevedono aumenti di valore fino al 30% nei prossimi cinque anni.

Tor di Valle vedrà la costruzione di un nuovo stadio e un centro commerciale. I prezzi qui sono ancora bassi, ma potrebbero salire molto.

Pietralata avrà un nuovo polo ospedaliero. Le case in questa zona stanno già aumentando di valore.

La linea C della metropolitana sta cambiando tutto. I quartieri attraversati dalla nuova metro vedranno sicuramente aumenti di valore.

Ecco le zone da tenere d’occhio:

  • Centocelle
  • Quadraro
  • Magliana
  • Corviale
  • Labaro

Chi vuole investire dovrebbe considerare queste aree. I prezzi sono ancora accessibili ma potrebbero salire presto.

La strategia giusta è comprare prima che i lavori finiscano. Una volta completati i progetti, i prezzi saliranno rapidamente.

Gli esperti di Immobiliare Romana consigliano di cercare proprietà off-market, spesso disponibili a prezzi vantaggiosi prima che arrivino sul mercato ufficiale.

Strategie di Investimento nei Quartieri in Crescita

Investire nelle zone giuste può portare buoni guadagni. Ma serve una strategia.

La prima regola è comprare nelle zone che stanno per migliorare, non in quelle che sono già care. Serve guardare i piani del comune per capire dove ci saranno nuovi servizi.

Spesso vale la pena comprare case da ristrutturare. Una volta sistemate, valgono molto di più. Ma bisogna calcolare bene i costi.

Gli appartamenti piccoli danno rendimenti migliori. Un bilocale in una zona emergente si affitta facilmente a studenti o giovani lavoratori.

Chi ha più soldi può comprare interi palazzi da dividere in appartamenti. È rischioso ma può dare guadagni alti.

Ecco alcuni consigli pratici:

  • Cerca zone con cantieri aperti per nuovi servizi
  • Controlla i piani regolatori del comune
  • Visita il quartiere in diversi momenti della giornata
  • Parla con i negozianti locali per capire come sta cambiando la zona
  • Verifica se ci sono scuole o università vicine

Una strategia interessante è quella del “fix and flip”: comprare, ristrutturare e rivendere in poco tempo. Funziona bene nelle zone in rapida crescita.

Per chi pensa al lungo termine, l’affitto resta una buona opzione. Gli affitti a Roma sono alti e danno buoni rendimenti.

Chi vuole entrare nel settore può trovare opportunità nel blog di Immobiliare Romana.

Case Study: Il Successo di Ostiense

Ostiense è l’esempio perfetto di un quartiere trasformato. Vediamo cosa è successo.

Dieci anni fa, Ostiense era una zona industriale in declino. I prezzi delle case erano bassi. Pochi volevano vivere lì.

Poi sono arrivati i cambiamenti:

  1. L’apertura dell’Università Roma Tre
  2. La trasformazione dell’ex mattatoio in spazio culturale
  3. L’apertura di Eataly in un ex terminal dell’aria
  4. La riqualificazione del Gazometro
  5. L’arrivo di ristoranti e locali notturni

I prezzi sono saliti del 28% in tre anni. Chi ha comprato nel 2020 ha fatto un ottimo affare.

Ma non è stato solo fortuna. Gli investitori più attenti avevano visto i segnali. I piani di riqualificazione erano pubblici. Bastava informarsi.

Lo stesso sta succedendo in altre zone. Pigneto, San Lorenzo e Garbatella stanno seguendo un percorso simile.

Chi lavora in questo settore, come i professionisti di Immobiliare Romana, sa riconoscere questi segnali prima degli altri.

Vista di Ostiense

Domande Frequenti

Quali sono i quartieri di Roma con il maggior aumento di valore?

Ostiense, Pigneto, San Lorenzo, Testaccio e Garbatella hanno visto gli aumenti maggiori negli ultimi tre anni, con percentuali che vanno dal 19% al 28%.

Conviene investire nelle zone periferiche di Roma?

Sì, se si scelgono le zone giuste. Le aree periferiche con nuovi progetti di sviluppo offrono le migliori opportunità di crescita del valore.

Quanto tempo ci vuole per vedere un ritorno sull’investimento immobiliare a Roma?

In media, nelle zone in crescita, si può vedere un aumento significativo del valore in 3-5 anni. Per un ritorno completo sull’investimento, considerando anche i costi di acquisto e ristrutturazione, si parla di 7-10 anni.

Meglio comprare per affittare o per rivendere?

Dipende dalla zona e dal tipo di proprietà. Nelle zone universitarie, l’affitto a studenti dà rendimenti immediati. Nelle zone in forte crescita, la rivendita dopo 3-5 anni può dare guadagni maggiori.

Quali sono i fattori che fanno aumentare il valore di un quartiere?

I principali fattori sono il miglioramento dei trasporti pubblici, l’apertura di nuovi servizi, la riqualificazione urbana, la diminuzione della criminalità e l’apertura di attività commerciali e culturali.

Come posso prevedere quale sarà il prossimo quartiere in crescita?

Studia i piani di sviluppo urbano del comune, guarda dove stanno costruendo nuove linee di trasporto e dove stanno aprendo università o centri commerciali. Parla con agenti immobiliari specializzati nella zona.

È meglio comprare una casa da ristrutturare o una già pronta?

Le case da ristrutturare offrono maggiori margini di guadagno ma richiedono tempo, competenze e un budget extra. Le case già pronte costano di più ma danno rendimenti immediati se messe in affitto.

Quali sono i rischi di investire in quartieri emergenti?

I principali rischi sono che i progetti di riqualificazione vengano ritardati o cancellati, che la zona non attragga l’interesse previsto, o che un eccesso di offerta faccia scendere i prezzi.

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Andamento dei prezzi immobiliari a Roma nel 2025 https://immobiliareromana.it/andamento-dei-prezzi-immobiliari-a-roma-nel-2025/ https://immobiliareromana.it/andamento-dei-prezzi-immobiliari-a-roma-nel-2025/#respond Thu, 20 Mar 2025 20:32:22 +0000 https://immobiliareromana.it/?p=539 Punti Chiave L’andamento generale del mercato immobiliare romano nel 2025 Il mercato delle case a Roma si sta comportando in […]

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Punti Chiave

  • Il mercato immobiliare romano ha registrato un aumento medio dei prezzi del 3,8% nei primi due trimestri del 2025
  • Le zone centrali mostrano incrementi fino al 5,2%, mentre le periferie variano tra l’1,5% e il 3%
  • I tassi di interesse sui mutui sono scesi al 2,9% favorendo la domanda di acquisto
  • Le proprietà ristrutturate secondo criteri di efficienza energetica hanno un valore superiore del 12-15%
  • Le zone Prati, Trastevere e Trieste guidano la classifica degli aumenti più significativi
  • La disponibilità di immobili è diminuita del 7% rispetto al 2024
  • Il tempo medio di vendita si è ridotto a 3,5 mesi nelle zone di pregio
Panorama di Roma con edifici storici e moderni

L’andamento generale del mercato immobiliare romano nel 2025

Il mercato delle case a Roma si sta comportando in modo sorprendente quest’anno. I prezzi sono saliti, ma non in modo uguale in tutta la città. Alcune zone costano più di prima, altre meno. Mi capita spesso di parlare con clienti confusi da queste differenze di prezzo tra un quartiere e l’altro.

La situazione attuale mostra un rialzo medio del 3,8% rispetto allo scorso anno, ma questo numero da solo dice poco. Nei quartieri centrali e nelle zone più richieste, gli aumenti toccano punte del 5,2%, mentre nelle aree periferiche si registrano incrementi più contenuti, tra l’1,5% e il 3%.

Un fattore che ha dato una bella spinta al mercato è stato il calo dei tassi d’interesse sui mutui, scesi al 2,9% in media. Questo ha fatto crescere la domanda, specialmente tra giovani coppie e famiglie alla ricerca della prima casa.

L’offerta di case sul mercato è calata del 7% rispetto al 2024, creando una situazione dove ci sono più compratori che case disponibili in alcuni quartieri. Questo squilibrio tra domanda e offerta ha contribuito all’aumento dei prezzi.

Ecco i dati principali per tipologia di immobile:

TipologiaPrezzo medio (€/mq)Variazione 2025
Monolocali4.700+4,2%
Bilocali4.200+3,9%
Trilocali3.900+3,5%
Quadrilocali3.750+2,8%
Attici7.200+5,2%
Grafico dei prezzi immobiliari di Roma

Le zone di Roma con i maggiori aumenti di prezzo

Non tutte le zone di Roma hanno visto gli stessi aumenti. Alcune parti della città sono più ricercate e hanno visto crescere i prezzi più velocemente. Ho notato che molti acquirenti sono disposti a pagare di più per zone ben collegate coi mezzi pubblici.

I quartieri che hanno registrato gli incrementi più significativi sono:

  1. Prati: +5,2% con un prezzo medio di 5.900 €/mq
  2. Trastevere: +4,9% con un prezzo medio di 6.100 €/mq
  3. Trieste: +4,7% con un prezzo medio di 5.300 €/mq
  4. Monteverde: +4,5% con un prezzo medio di 4.800 €/mq
  5. Flaminio: +4,3% con un prezzo medio di 5.500 €/mq

Questi quartieri combinano buoni collegamenti, servizi e una qualità della vita elevata, fattori che li rendono particolarmente attraenti per acquirenti e investitori.

Le zone semicentrali come San Giovanni, Tiburtina e Nomentana hanno mostrato un aumento tra il 3% e il 4%. Queste aree offrono un buon compromesso tra prezzo e vicinanza al centro, e stanno vivendo un periodo di rinnovamento urbano che le rende più attraenti.

Mi è capitato recentemente di seguire la vendita di un appartamento in zona Trieste. Il proprietario era convinto di chiedere un prezzo in linea col mercato dello scorso anno, ma abbiamo dovuto rivederlo al rialzo vista la forte domanda nel quartiere. L’immobile è stato venduto in meno di due settimane, con tre offerte diverse.

Vista di un quartiere residenziale di Roma

Le zone di Roma con i minori aumenti di prezzo

Non tutto il mercato romano corre alla stessa velocità. Alcune zone hanno visto aumenti più modesti o addirittura una stabilità nei prezzi. Questo crea opportunità per chi cerca case a prezzi più accessibili.

Le aree con gli incrementi più contenuti sono:

  • Tor Bella Monaca: +0,9% con un prezzo medio di 1.800 €/mq
  • Tor Cervara: +1,1% con un prezzo medio di 1.900 €/mq
  • La Rustica: +1,3% con un prezzo medio di 2.100 €/mq
  • Borghesiana: +1,5% con un prezzo medio di 2.000 €/mq
  • Torre Angela: +1,6% con un prezzo medio di 1.950 €/mq

Queste zone, prevalentemente periferiche, offrono prezzi più contenuti ma spesso soffrono di carenze nei servizi e nei collegamenti con il centro città.

Un aspetto interessante è che anche in queste aree, gli immobili di nuova costruzione o completamente ristrutturati stanno performando meglio della media, con aumenti fino al 3%. La qualità costruttiva e l’efficienza energetica stanno diventando fattori sempre più importanti nelle scelte d’acquisto.

Durante una recente consulenza, ho suggerito a un cliente interessato all’investimento di considerare proprio queste zone. Comprando un immobile da ristrutturare in queste aree e migliorandone la classe energetica, è possibile ottenere un ritorno interessante, sia in termini di valore che di potenziale di affitto.

Scorcio di un quartiere periferico di Roma

Influenza delle caratteristiche degli immobili sui prezzi

I prezzi non dipendono solo dal quartiere. Lo stato dell’immobile, il piano, la vista, l’efficienza energetica… tutti questi elementi fanno una gran differenza sul valore finale. L’ho visto con tanti clienti che rimangono sorpresi da queste variabili.

Gli immobili di nuova costruzione o completamente ristrutturati comandano un premio significativo sul mercato, con prezzi fino al 20-25% superiori rispetto a proprietà simili da ristrutturare. Questo divario si è ampliato rispetto agli anni precedenti, poiché gli acquirenti sono sempre più attenti alla qualità abitativa e ai costi di gestione.

L’efficienza energetica è diventata un fattore cruciale: le case in classe A o B hanno un valore superiore del 12-15% rispetto a immobili simili con classificazioni energetiche inferiori. La crescente sensibilità ambientale e l’aumento dei costi energetici hanno reso questo aspetto determinante nelle decisioni d’acquisto.

Altri fattori che influenzano significativamente i prezzi includono:

  • Piano e ascensore: appartamenti ai piani alti con ascensore valgono in media il 10% in più
  • Presenza di balconi o terrazzi: aggiunge un 8-12% al valore
  • Posto auto o garage: incrementa il valore del 7-10%
  • Vista panoramica o su monumenti: può aggiungere fino al 15-20%

Ricordo un caso emblematico dello scorso mese: due appartamenti nello stesso palazzo in zona Parioli, identici per metratura, ma uno ristrutturato con criteri di efficienza energetica e l’altro in condizioni originali. La differenza di prezzo alla vendita ha superato il 22%.

Previsioni per la seconda metà del 2025

Cosa ci aspetta nei prossimi mesi? È la domanda che mi fanno sempre. Guardando i dati e le tendenze attuali, posso fare alcune previsioni ragionate sul mercato romano.

Per la seconda metà del 2025, le previsioni indicano un probabile rallentamento della crescita dei prezzi, con un aumento medio atteso tra l’1,5% e il 2,2%. Questo raffreddamento è dovuto principalmente a fattori macroeconomici e a una progressiva saturazione della domanda nelle zone più richieste.

I quartieri semicentrali in fase di riqualificazione potrebbero continuare a mostrare buone performance, con aumenti superiori alla media cittadina. Aree come Ostiense, Testaccio e Garbatella sembrano destinate a proseguire il loro trend positivo.

Per quanto riguarda i mutui, gli analisti prevedono una stabilità dei tassi di interesse intorno ai valori attuali, con possibili lievi oscillazioni. Questo dovrebbe mantenere sostenuta la domanda da parte degli acquirenti che necessitano di finanziamenti.

Un aspetto da monitorare con attenzione sarà l’impatto dei progetti di riqualificazione urbana legati ai fondi europei, che potrebbero valorizzare significativamente alcune aree periferiche della città nei prossimi anni. Le zone interessate da questi interventi potrebbero rappresentare opportunità interessanti per investimenti a medio termine.

Nella mia esperienza, consiglio sempre ai clienti di tenere conto di questi fattori quando pianificano un acquisto o una vendita. Chi vende dovrebbe approfittare dell’attuale momento favorevole, mentre chi compra potrebbe trovare opportunità migliori nei quartieri emergenti o attendere un possibile raffreddamento del mercato nelle zone più care.

Impatto dei fattori economici sul mercato immobiliare romano

L’economia influenza molto i prezzi delle case. Tassi d’interesse, inflazione, stipendi… tutti questi elementi giocano un ruolo importante nel determinare quanto costano gli immobili a Roma.

Il 2025 ha visto un contesto economico caratterizzato da un’inflazione moderata (2,3%) e da una lieve crescita del PIL (1,4%). Questi fattori, combinati con il già citato calo dei tassi d’interesse sui mutui, hanno sostenuto il mercato immobiliare romano.

Un elemento significativo è stato l’aumento del potere d’acquisto delle famiglie, grazie a una crescita dei salari reali dell’1,8% rispetto al 2024. Questo ha permesso a più acquirenti di accedere al mercato, soprattutto nelle fasce di prezzo medio-alte.

La fiducia dei consumatori ha mostrato un trend positivo nei primi due trimestri dell’anno, contribuendo alla propensione all’acquisto di beni durevoli come la casa. Gli investitori istituzionali hanno mantenuto un forte interesse per il mercato immobiliare romano, specialmente per immobili di pregio e edifici da riconvertire in strutture ricettive.

È importante notare che la domanda di abitazioni è stata influenzata anche da fattori demografici: Roma continua ad attrarre popolazione, sia dal resto d’Italia che dall’estero, mantenendo una pressione costante sul mercato residenziale.

I dati mostrano una correlazione diretta tra l’andamento economico e i prezzi immobiliari:

Indicatore economicoValore 2025Impatto sul mercato
Tasso d’inflazione2,3%Moderato
Crescita del PIL1,4%Positivo
Tasso medio mutui2,9%Molto positivo
Crescita salari reali1,8%Positivo
Tasso di disoccupazione7,1%Moderatamente positivo

Nella mia attività quotidiana, ho notato come questi fattori influenzino le decisioni dei clienti. Molti acquirenti stanno approfittando dei tassi favorevoli per concludere acquisti che avevano rimandato negli anni precedenti, quando i mutui erano più costosi.

Veduta panoramica di Roma

Il mercato degli affitti a Roma nel 2025

Non è solo il mercato delle compravendite a mostrare dinamiche interessanti. Anche gli affitti stanno vivendo un momento particolare a Roma, con tendenze che meritano attenzione.

Il mercato delle locazioni nella capitale ha mostrato un incremento medio dei canoni del 4,2% rispetto allo scorso anno, superando quindi la crescita dei prezzi di vendita. Questa dinamica riflette una domanda molto forte, alimentata da studenti, lavoratori temporanei e da chi non può o non vuole accedere all’acquisto.

Le zone universitarie e quelle ben collegate con i mezzi pubblici hanno registrato gli aumenti più significativi, con punte del 6-7% in quartieri come San Lorenzo, Bologna e Piazza Bologna. Le locazioni brevi per turisti continuano a sottrarre immobili dal mercato degli affitti tradizionali, contribuendo all’aumento generale dei prezzi.

I canoni medi per tipologia di immobile sono:

  • Monolocale: 850-1.100 euro/mese (centro e semicentro)
  • Bilocale: 1.000-1.400 euro/mese (centro e semicentro)
  • Trilocale: 1.300-1.800 euro/mese (centro e semicentro)

Nelle zone periferiche, questi valori scendono del 30-40%, ma anche qui si registrano aumenti significativi rispetto all’anno precedente.

Un fenomeno interessante è la crescente richiesta di contratti che includano le utenze, dato l’aumento dei costi energetici. I proprietari più attenti stanno adeguando la loro offerta a questa domanda, proponendo soluzioni “all inclusive” ma con canoni leggermente maggiorati.

Nella mia pratica professionale, consiglio spesso ai proprietari di immobili di considerare interventi migliorativi prima di mettere in affitto, poiché le case efficienti e ben arredate trovano inquilini più velocemente e a canoni superiori, con un ritorno sull’investimento in tempi relativamente brevi.

Scorcio di un quartiere residenziale di Roma

Consigli per comprare casa a Roma nel 2025

Comprare casa a Roma quest’anno richiede strategia e conoscenza del mercato. Vi offro alcuni consigli pratici basati sulla mia esperienza sul campo per aiutarvi a fare la scelta migliore.

  1. Valutate il potenziale di crescita del quartiere: le zone in fase di riqualificazione o che beneficeranno di nuove infrastrutture potrebbero offrire un buon rapporto qualità-prezzo e un apprezzamento futuro interessante. Aree come Ostiense, Portuense e Pietralata stanno mostrando segnali positivi in questo senso.
  2. Considerate l’efficienza energetica: un immobile in classe energetica alta può costare di più all’acquisto, ma garantisce risparmi significativi sulle bollette e una maggiore rivalutazione futura. Il divario di prezzo tra immobili efficienti e inefficienti è destinato ad aumentare nei prossimi anni.
  3. Negoziate con intelligenza: in questo mercato, non è sempre possibile ottenere grandi sconti nelle zone più richieste, ma si può negoziare su altri aspetti come i tempi di consegna, l’inclusione di arredi o piccoli lavori da parte del venditore.
  4. Valutate attentamente i costi aggiuntivi: tasse, spese notarili, eventuali lavori necessari possono incidere significativamente sul budget totale. Un’analisi preventiva completa vi eviterà sorprese.
  5. Approfittate dei tassi favorevoli sui mutui: il momento è propizio per chi necessita di un finanziamento, con tassi che potrebbero non scendere ulteriormente nei prossimi trimestri.

Un aspetto che suggерisco sempre ai miei clienti è di visitaре il quaрtiеrе in divеrsi momеnti dеlla giornata e dеlla sеttimana per farsi un’idеa rеalistica dеlla vivibilità dеll’aрea. Dettagli come il traffico nelle ore di punta, la disponibilità di parcheggio, i rumori notturni possono fare una grande differenza nella qualità della vita quotidiana.

Infine, non sottovalutate l’importanza di affidarvi a professionisti del settore per la valutazione dell’immobile, le verifiche tecniche e legali e la negoziazione. Un buon agente immobiliare con esperienza specifica nella zona di vostro interesse può fare la differenza tra un buon affare e un acquisto problematico.

Domande Frequenti

Come sono cambiati i prezzi delle case a Roma nel 2025 rispetto al 2024?

I prezzi delle case a Roma sono aumentati in media del 3,8% nei primi due trimestri del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. Le zone centrali hanno visto incrementi fino al 5,2%, mentre le aree periferiche hanno registrato aumenti più contenuti, tra l’1,5% e il 3%.

Quali sono i quartieri di Roma dove conviene investire nel 2025?

I quartieri emergenti con buon potenziale di rivalutazione includono Ostiense, Testaccio, Garbatella, Portuense e Pietralata. Queste zone stanno beneficiando di progetti di riqualificazione urbana e miglioramento delle infrastrutture, offrendo un buon rapporto qualità-prezzo e prospettive di apprezzamento future.

Quanto costa in media un appartamento nel centro di Roma nel 2025?

Nel centro storico di Roma, il prezzo medio per un appartamento si attesta intorno ai 7.500-9.000 €/mq nel 2025, con punte di 12.000-15.000 €/mq per immobili di pregio in zone come Piazza di Spagna, Via Veneto o Piazza Navona. I prezzi variano significativamente in base alle condizioni dell’immobile, al piano e alle caratteristiche specifiche.

Come sono cambiati i tassi dei mutui a Roma nel 2025?

I tassi d’interesse sui mutui a Roma, come nel resto d’Italia, sono scesi a una media del 2,9% nei primi mesi del 2025, favorendo la domanda di acquisto. Questa riduzione ha reso più accessibile l’acquisto di immobili, specialmente per giovani coppie e famiglie alla ricerca della prima casa.

Vale la pena investire in un immobile da affittare a Roma nel 2025?

Investire in un immobile da destinare all’affitto a Roma può essere vantaggioso nel 2025, specialmente nelle zone universitarie o ben collegate. Il rendimento lordo medio si attesta intorno al 4-5% annuo, con punte più alte per immobili efficienti e ben posizionati. La forte domanda di locazioni garantisce una buona occupazione, ma è essenziale valutare attentamente l’ubicazione e le caratteristiche dell’immobile.

Quanto incide la classe energetica sul valore di un immobile a Roma nel 2025?

La classe energetica incide significativamente sul valore degli immobili a Roma nel 2025. Le case in classe A o B hanno un valore superiore del 12-15% rispetto a immobili simili con classificazioni energetiche inferiori. Questo divario è destinato ad aumentare nei prossimi anni, rendendo gli investimenti per il miglioramento dell’efficienza energetica particolarmente vantaggiosi.

Quali documenti sono necessari per comprare casa a Roma nel 2025?

Per acquistare un immobile a Roma nel 2025 sono necessari: documento d’identità, codice fiscale, eventuale documentazione relativa al mutuo, visura e planimetria catastale dell’immobile, atto di provenienza, certificazione energetica, certificati di conformità degli impianti, e verifica della regolarità urbanistica. È consigliabile farsi assistere da un professionista per verificare la completezza e correttezza di tutta la documentazione.

Quanto tempo ci vuole in media per vendere un appartamento a Roma nel 2025?

Il tempo medio di vendita per un appartamento a Roma nel 2025 è di circa 3,5 mesi nelle zone di pregio e centrali, mentre può arrivare a 5-6 mesi nelle aree periferiche. Gli immobili correttamente valutati, in buone condizioni e con un’efficiente strategia di marketing immobiliare tendono a vendere più rapidamente rispetto alla media.

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